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5,2 milioni di stranieri in Italia, di cui sono albanesi mezzo milione


 
Gli immigrati in Italia danno più di quanto ricevono

Il rapporto tra la spesa pubblica per l’immigrazione, da una parte, ei contributi previdenziali e le tasse pagate dagli immigrati dall’altra, mostra che, anche nell’ipotesi meno favorevole di calcolo (quella della spesa pro-capite), nel 2011 gli introiti dello Stato riconducibili agli immigrati sono stati pari a 13,3 miliardi di euro, mentre le uscite sostenute per loro sono state di 11,9 miliardi, con una differenza in positivo per il sistema paese di 1,4 miliardi. L’obiezione ricorrente secondo cui l’integrazione degli immigrati costa troppo all’Italia, quindi, si rileva nel Dossier, non troverebbe ”riscontro nell’analisi delle singole voci di spesa e nel quadro che ne deriva.

E’ vero, invece, che l’Italia sostiene spese di rilevante portata, più che per le politiche di integrazione, per interventi di contrasto all’irregolarità o di gestione dei flussi, in un’ottica emergenziale (è stato speso oltre 1 miliardo di euro, tra il 2005 e il 2011, per centri di identificazione ed espulsione, centri di primo soccorso e accoglienza, centri di accoglienza, centri di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati), – si sottolinea – e soprattutto che si dovrebbe essere più attenti all’introduzione di elementi di sistema che possano garantire la continuità e l’efficacia degli interventi”.

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