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Anija/la nave arriva a Roma

Il 5 marzo, il film ANIJA/la nave di Roland Sejko esce in contemporanea in 17 cinema di Roma e Lazio. Il regista e il cast incontreranno il pubblico nella proiezione delle ore 20.30 al cinema Adriano della capitale

Roma, 25 marzo 2013 – Presentato al 30 Torino Film Festival, ANIJA-la nave, arriva il 5 marzo nelle salle cinematografiche di Roma distribuito dall’Istituto Luce Cinecittà. In programmazione in 8 cinema: Adriano, Alcazar, Eden, Greenwich, Jolly, Lux, Politecnico Fandango, Sala Trevi.

Il regista Roland Sejko e il cast incontreranno il pubblico nella proiezione delle ore 20.30 al Cinema Adriano, Piazza Cavour 22, Roma.

Ed inoltre, il 5 marzo ANIJA è in programmazione nei cinema del Lazio: a Latina (cinema Oxer), Sabaudia (Augustus), Rieti (Moderno), Viterbo (cinema Trento), Trevignano (Cinema Palma), Manziana (Quantestorie),  Vitorchiano (Cinetuscia Village), Cura di Vetralla (Excelsior) ed Acquapendente (Olympia).

Ecco una breve rassegna stampa sul documentario:

“Un documentario asciutto, toccante ma non retorico, capace anche di muoversi come un romanzo nelle esistenze che pullulano fuori dalla cronaca mediatica. (…) Sejko si muove proprio su questo difficile crinale, con rigore, e in più con stile e talento da narratore”.
Margherita Palazzo, Sentieri Selvaggi

“Più che raccontare chi ce l’ha fatta, il film vuole spiegare perché si voleva scappare. È un tuffo indietro nella storia e la riconferma della forza emotiva e spettacolare che possiede la forma documentario”. 

Paolo Mereghetti, Il Corriere della Sera

“Emozione che non si perde, invece, con Anija-La nave di Roland Sejko. Anzi, testimonianza dopo testimonianza, si fa sentimento, curiosità, condivisione, attesa, riconoscimento. «Ricordo molto bene», dice una ragazza. E con lei una dozzina di altri uomini e donne. (…)  Le loro parole, le facce e la dignità con cui le pronunciano, sono insegnamenti. Sembrano loro la parte migliore di noi”.
Gian Luca Favetto La Repubblica

“Un lungo e caloroso applauso ha salutato la fine della proiezione ufficiale del documentario di Roland Sejko, Anija – La nave, presentato al Torino Film Festival nella sezione TFF Doc, proiezioni speciali. Segno che il regista albanese ha colpito nel segno”.
Francesca Fiorentino, Movieplayer.it

“Sala piena con la presenza del direttore Gianni Amelio alla prima nazionale del documentario “Anija – La nave” di Roland Sejko. Una storia ed una realtà avvincente ed emozionante ricostruita dal regista (che era presente su quella nave), divisa nelle fasi della partenza, nella ricerca delle motivazioni della fuga, con il racconto dell’assalto alle navi. Un film necessario per il passato, per il presente e per quello che ci aspetta”.
Luca Corbellini, Cinema italiano

“Il documentario di Roland Sejko, Anija (La Nave) contiene straordinarie immagini inedite sull’esodo degli albanesi. Cambia il punto di vista, rispetto a filmati analoghi come La nave dolce di Daniele Vicari: qui la storia si svolge a Tirana e a Durazzo. «Non mi sono concentrato sull’approdo nei porti italiani, ma sulla partenza delle navi, raccontando per la prima volta “l’arrembaggio”. Ho cercato di capire le ragioni della fuga». E, dalla folla anonima, ha tirato fuori dei volti. Che passato hanno e dove sono oggi”.
Valerio Cappelli, Il Corriere della Sera

“.. non è la prima volta che la fuga dall’Albania ci viene raccontata al cinema… Ma la sensazione è che Anija (la nave) costituisca un contributo di notevole spessore da aggiungere a quanto finora si è visto, detto e scritto a riguardo”.
Stefano Coccia, Gothicnetwork

“L’amore per il dettaglio, per la ripetizione delle scene più toccanti, l’abile accostamento d’immagini, la colonna sonora intensa ed emozionante fanno di questo documentario non solo un valido documento, ma soprattutto un toccante racconto da parte di chi quell’inferno l’ha vissuto in prima persona. Un film emozionante e pieno di amore, necessario e utile a capire e riaprire una pagina di storia recente che pare dimenticata”.
Francesco Castellani, Cinefilos

“Anija non racconta solo l’avventura, lo sbarco e la gestione dell’emergenza, ricostruisce invece le ragioni di quella fuga, dà conto attraverso testimonianze e preziosi materiali d’archivio dei tre esodi di massa, dal 1991 al 1997 (compresa la tragedia della Kater i Rades, colata a picco con il suo carico umano, dopo la collisione con una corvetta italiana). Arrivando fino all’oggi”.
Paola Piacenza  Io Donna, Corriere della Sera

“Realizzare un documentario interessante è un’impresa impegnativa ma possibile. Realizzarne uno che sappia anche coinvolgere e arrivare alla pancia, è operazione molto più complessa. Sejko c’è riuscito, attraverso un paziente lavoro di ricerca e di costruzione, ma soprattutto attraverso la sensibilità e il talento. (..) Il risultato è un documentario dai tempi giusti, che non strizza l’occhio alla scena patetica, non offre riflessioni morali o giudizi, non mostra buoni o cattivi, ma sceglie semplicemente di raccontare con eleganza”.
Nicole Botti, Non solo cinema

“Anija si inscrive, insieme ai documentari di grande valore politico e culturale di Andrea Segre, nell’alveo dei prodotti cinematografici più dignitosi e di respiro più internazionale di cui l’Italia si dovrebbe fregiare potendo attraversare una volta tanto a testa alta lo scenario culturale internazionale”.
Manuela Materdomini, Taxidrivers

“Non trascurando l’elemento storico e cronologico, Anija offre una narrazione emotiva e drammatica delle esperienze vissute sia nel momento della fuga collettiva sia nel momento di restare in Italia o rientrare nella terra d’origine”.
Stefano Stefanutto Rosa, Cinecittà news

“Finalmente con ‘Anija. La nave’, documentario di Roland Sejko, gli sbarchi degli albanesi visti con lo sguardo di uno di loro, raccontati da chi, sulle navi che da Durazzo partivano per l’Italia, c’era davvero”.
Francesco Gallo, ANSA

Fluido e cadenzato nell’alternare le fotografie del passato alle voci del presente, Anija racconta con pertinenza storica e sociale il Viaggio di un Popolo verso la luce della speranza, un viaggio che rappresenta il movimento ciclico della storia dell’umanità.
Uno di quei lavori semplicemente giusti, oltre che necessari.
Elena Pedotto, Everyeye

Anija, spettacolare e coinvolgente.
Vito Miraglia, Dazebao News

Un film che fa quello che dovrebbero fare tutti i film, non solo i documentari: dire qualcosa dell’uomo e del mondo.
Screenweek

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