La fotografia come mezzo di espressione prediletto per rappresentare la complessità dell’animo umano e del mondo: questa è in poche parole l’arte di Dritan Mardodaj, giovane fotografo albanese da anni in Italia, in mostra per la prima a Roma, presso l’Associazione Culturale DEFRAG.
Dopo le prime sperimentazioni artistiche con disegno e pittura, Dritan Mardodaj capisce che è la fotografia il miglior modo per esprimere il suo animo: cosa se non l’occhio di una macchina a fotogrammi reiterati può documentare tutte le sfaccettature di una società troppo spesso corrotta e lasciata a se stessa?
In questa ricerca artistica di sé e del mondo, si inserisce la serie “Ordine & Caos”, nata dall’esigenza del giovane fotografo di differenziare l’ordine dal caos, l’inquietudine dalla felicità, ma soprattutto dalla necessità di mettere in luce questo eterno binomio che da sempre tormenta l’animo umano.
Nelle foto di Dritan Mardodaj tutto è fortemente simbolico e metaforico: in un mondo generato da violenza, odio e mancanza di libertà, l’artista mostra immagini geometriche e lineari che sembrano ricercare il controllo di un ordine superiore il quale, però, va a scontrarsi con un intimo pessimismo di fondo: con quest’ordine superiore, che sia umano o divino, tutti gli esseri sono destinati a soffrire in silenzio.
Nelle sue foto, Dritan omette volutamente l’essere umano, da sempre corrotto e pieno di vizi, prediligendo oggetti e soggetti innocenti e allegorici che, talvolta, lasciano intravedere una vaga speranza: forse non tutto è perduto e una flebile luce squarcia il velo di pessimismo tipico dell’artista che, timidamente, si apre all’amore e alla fiducia.
Dritan Mardodaj nasce a Tirana in Albania nel 1983, dove trascorre l’infanzia e la prima giovinezza fino al 2003, anno in cui arriva in Italia; affascinando dalla cultura artistica del Bel Paese, si iscrive alla Facoltà di Lettere di Parma, dove si laurea in Beni Culturali.
Alcune foto di Dritan Mardodaj
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