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Malmström: “Ora canali d’ingresso sicuri e profughi divisi tra gli Stati Ue”

La commissaria europea agli Affari Interni: “Dobbiamo sottrarre queste persone ai trafficanti. Basterebbe che ogni Paese ne accogliesse poche migliaia”

Bruxelles, 13 maggio 2014 – “Purtroppo tutti gli sforzi in atto non hanno potuto evitare una nuova terribile perdita di vite. E chiara responsabilità di tutti gli Stati membri dell’Unione europea mostrare adesso solidarietà concreta per ridurre il rischio che tragedie come questa si ripetano”.

Così Cecilia Malmström, commissario europeo agli affari interni, dopo il naufragio di ieri tra la Libia e Lampedusa.

“Invito tutti gli Stati membri a dare concreta ed efficace follow-up alle azioni individuate nel piano d’azione elaborato dalla Commissione europea , e in particolare a impegnarsi nel reinsediamento dei rifugiati direttamente dai campi fuori dell’UE e l’apertura di nuovi canali legali per venire legalmente” dice Malmström.

Portando queste persone in modo sicuro nell’UE – spiega il commissario – potremmo impedire loro di cadere nelle mani dei trafficanti e contrabbandieri che hanno messo la vita dei migranti a rischio di attraversare il Mediterraneo. Se ogni Stato membro dovrebbe reinsediare anche solo poche migliaia di persone, questo potrebbe fare una grande differenza per centinaia di migliaia di persone che hanno bisogno di un riparo e ridurre significativamente la pressione dei flussi migratori nel Mediterraneo”.

“È tempo per gli Stati membri – conclude Mamlström – di passare dalle parole ai fatti, è per questo che chiedo una discussione formale in occasione del prossimo Consiglio Affari interni su come gli Stati membri intendono contribuire concretamente per affrontare le sfide migratorie e dell’asilo nel Mediterraneo”.

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