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Razzismo all’Europarlamento. “Trattati come negri”. Kyenge contro il deputato polacco

Polemica per l’intervento a Strasburgo di Janusz Korwin-Mikke, leader di un partito di estrema destra polacco. L’ex ministra dell’integrazione: “Ha offeso tutti, l’Europarlamento si batta contro il razzismo”. Video

Roma, 17 luglio 2014 – Cominciamo bene. Ora che è volata a Strasburgo,  Cècile Kyenge si è liberata forse di Roberto Calderoli, ma anche lì dovrà fare i conti con politici che usano un linguaggio razzista.

Il primo assaggio l’ha avuto ieri. Stavolta il Calderoli di turno è stato Janusz Ryszard Korwin-Mikke, deputato polacco e leader del Congresso della Nuova Destra, una delle forze euroscettiche con cui la Lega Nord e il Front National di Marine Le Pen hanno cercato invano di formare un gruppo all’europarlamento.

Nell’Aula dell’Europarlamento di discuteva di salario minimo e Korwin-Mikke , per spiegare perché è contrario, ha citato gli effetti della sua introduzione negli Usa da parte del presidente John Kennedy.

“Quattro milioni di persone – ha detto – hanno perso il posto di lavoro. Beh erano quattro milioni di negri, ma ora abbiamo venti milioni di europei che sono i negri d’Europa”.  Ha pure ribadito due volte il concetto: “Venti milioni di giovani europei vengono trattati come i negri d’Europa”, “Sì, sono trattati come negri”.

Korwin-Mikke, che parlava in inglese, si è solo espresso male? In realtà il soggetto ha dei precedenti inquietanti: dalle sparate contro le donne, che secondo lui sarebbero meno intelligenti degli uomini, alla tesi secondo la quale Hitler non era informato dell’Olocausto.

Dopo il suo intervento, la presidenza lo ha invitato a utilizzare un “linguaggio consono” e altri deputati hanno protestato. Tra questi, anche l’ex ministra dell’integrazione, che ha chiesto sanzioni contro Korwin-Mikke.

“Quelle parole – ha detto Kyenge –  offendono la dignità del Parlamento e ledono i principi affermati nel suo regolamento. Non hanno offeso solo le persone come me, che hanno un altro colore della pelle, ma tutti noi qui dentro, che siamo animati dai valori alla base di queste istituzioni: uguaglianza  e dignità di ogni persona.

“Le parole che si pronunciano qui dentro hanno un peso – ha aggiunto la deputata italiana –  e anche per questo che da questo luogo deve iniziare una battaglia forte contro ogni forma di discriminazione e razzismo”.

EP

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