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Servizio Civile. A Padova aperto anche ai figli di immigrati

Il Consiglio Comunale ha approvata la mozione della Commissione per gli stranieri

Roma, 5 novembre 2013 – Ieri il Consiglio Comunale di Padova ha approvato la mozione: Servizio Civile Comunale per i ragazzi di seconda generazione proposto dalla Commissione per la Rappresentanza delle Cittadine e dei Cittadini Stranieri a Padova.

“La mozione che la Commissione ha proposto al consiglio Comunale è il frutto di un lavoro di sinergia e di collaborazione – spiega Egi Cenolli, Presidente Commissione per la Rappresentanza delle Cittadine e dei Cittadini Stranieri a Padova – tra noi consiglieri stranieri e il Gruppo_Rocc (Rete oltre i confini della cittadinanza), figli di immigrati nati o cresciuti in Italia, con o senza cittadinanza, che lavorano o studiano nella nostra città. Quando la Commissione si è presentata alla Rete ci hanno mosso alcune osservazioni e critiche tra cui il limite di accesso al bando del servizio civile. Alla luce dei fatti nazionali e quelli regionali, per cui il bando era limitato ai soli cittadini italiani, abbiamo deciso di scrivere questa mozione in cui si chiede:

l’impegno del Sindaco e della Giunta Comunale di Padova di attivare un progetto sperimentale di volontariato civile locale per giovani nati o cresciuti in Italia privi di cittadinanza italiana, anche nelle modalità di tirocinio formativo nei servizi per l’immigrazione, come attività finalizzata a creare occasione per giovani stranieri interessati a dedicare parte del loro tempo in iniziative di pubblica utilità, con percorsi di conoscenza dei servizi e delle politiche della città di Padova.

“Ci sono voluti sei mesi prima di poter discutere la mozione in Consiglio Comunale – afferma Egi Cenolli – Depositata a maggio, soltanto ieri siamo riusciti a farla approvare, con 21 voti favorevoli e 1 astenuto”.

“Ora il nostro impegno, assieme ai ragazzi del Gruppo_Rocc, sarà quello di aprire un bando che permetta ai giovani figli di immigrati di dare il loro contributo alla città e allo stesso tempo fare esperienze concrete di solidarietà e di educazione alla cittadinanza attiva”.

“Questa mozione non è solo una forma di riscatto da parte dei ragazzi di seconda generazione di Padova, ma è anche una riconoscenza della facoltà che il Comune può esercitare attivando forme d’integrazione in ambiti di competenza trasversali tra i vari livelli di Governo – conclude la Presidentessa Cenolli – ben sapendo che gli enti locali possono nell’ambito della propria potestà incidere sull’esercizio dei diritti fondamentali, di cui il diritto di partecipazione e di solidarietà”.

Samia Oursana / italianipiu.it

Scarica la mozione: SERVIZIO CIVILE COMUNALE PER I RAGAZZI DI SECONDA GENERAZIONE

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