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Katër i Radës primo movimento. L’omaggio di Brindisi ai naufraghi

28 marzo 1997-28 marzo 2012. Le iniziative a Brindisi per ricordare la strage del canale d’Otranto, dalle ore 17.00 del 28 marzo. Alle ore 18.30, ne LA CASA DEL TURISTA, in una sala oblunga esattamente della stessa dimensione della Katër i Radës, esattamente per 81 spettatori per volta, quante furono le vittime, si mette in scena il primo studio di un lavoro teatrale sulle vicende della Katër

Nel quindicesimo anniversario della Strage del Venerdì, a processo chiuso, si torna a raccontare della Kater I Rades e del suo viaggio interrotto con un evento dalla doppia valenza.

Si tratta infatti della conclusione di un laboratorio che per 3 mesi ha visto un gruppo di attori, studiosi, giornalisti, scrittori confrontarsi e cercare di capire da dove partire per raccontare, ma anche dell’iniziodi un lavoro collettivo di comprensione e rielaborazione visto che le parti lignee e il motore della motovedetta albanese sono stati salvati dalla rottamazione (come il resto della motovedetta diventato monumento a Otranto) e attendono a Brindisi di diventare memoria collettiva, installazione permanente, museo, forse, della memoria migrante.

E allora non poteva che chiamarsi Primo movimento, l’atto d’avvio di questo lavoro collettivo di memoria, un racconto secco e crudo scritto da Francesco Niccolini e messo in scena con la regia di Fabrizio Pugliese dai ragazzi del gruppo di lavoro del laboratorio.

I fatti sono noti. O quasi.
Erano quasi le sette di sera del 28 marzo 1997, venerdì di Pasqua. In Albania c’era la guerra civile e la gente scappava come poteva dall’altra parte del Canale d’Otranto. In Italia montava la paranoia dell’invasione albanese e si apriva la stagione dei respingimenti. Alle 18,57 la Katër i Radës, una piccola motovedetta partita da Valona stracarica di profughi, affonda nello scontro con la corvetta della Marina Militare Italiana Sibilla e cola a picco: 57 morti, soprattutto donne e bambini, 24 dispersi e 34 superstiti.
81 vittime: lo stesso numero di vittime della strage di Ustica, lo stesso muro di gomma, la stessa triste storia di silenzi, dubbi, naufragi.

15 anni dopo, a processo chiuso si torna a raccontare, sempre il 28 marzo. A Brindisi.

La giornata comincia dal mare e da un rito, importante quanto lo spettacolo che ne seguirà.

Appuntamento alle ore 17:00 all’inizio del Lungomare Regina Margherita di Brindisi (nei pressi della Capitaneria di Porto) per rendere omaggio ai naufraghi con quel rito del lancio dei fiori in mare che per 15 anni la caparbietà e la generosa ostinazione dell’Osservatorio sui Balcani di Brindisi insieme alle Associazioni e la Reti antirazziste, hanno tenuto in vita oltre l’oblio e il silenzio del mondo che correva intorno.

A seguire, alle ore 18:30, ci si trasferisce un po’ più avanti sul lungomare, ne LA CASA DEL TURISTA, dove in una sala oblunga esattamente della stessa dimensione della Katër i Radës, esattamente per 81 spettatori per volta, si mette in scena il primo studio di un lavoro teatrale sulle vicende della Katër che proprio da questo laboratorio di ricerca ha preso le prime mosse.

La ricostruzione è di Francesco Niccolini, drammaturgo, sceneggiatore, che da molti anni lavora, studia e scrive con Marco Paolini: il loro ultimo lavoro è ITIS Galileo. Prima ancora, solo per citarne uno, il racconto del Vajont. Ha scritto testi e spettacoli per Sandro Lombardi, Arnoldo Foà, Anna Bonaiuto, Luigi D’Elia, Massimo Schuster, Antonio Catalano, Enzo Toma, Fabrizio Saccomanno e molti altri.

La messa in scena, è affidata invece a Fabrizio Pugliese, attore, regista, formatore teatrale tra le figure più interessanti del teatro pugliese. In scena e per tutto quello che ha portato all’evento, oltre allo stesso Fabrizio Pugliese, il gruppo di lavoro del laboratorio che si conclude proprio il prossimo 28 marzo.

Il progetto rientra nel programma TEATRI ABITATI, una rete del contemporaneo, progetto finanziato dal FESR ed affidato dalla Regione Puglia- Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo al Teatro Pubblico Pugliese in collaborazione con il Comune di Brindisi.

Attenzione: la partecipazione è gratuita anche per lo spettacolo teatrale ma prevede posti limitati (81, quante furono le vittime accertate dalle sentenze dei tribunali) ed è necessario prenotare la propria presenza al numero 331/3477311.

Per il 28 marzo a Brindisi si prevede una replica alle ore 18:30 e una seconda alle 20:30.

Il giorno dopo, 29 marzo, si replica sul palco del Teatro Melacca di San Vito dei N.nni per i ragazzi delle scuole superiori.

Altre info: www.cooperativathalassia.it oppure www.teatriabitati.it

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