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Conoscere l’Albania. Molto di più di una guida turistica

Storia, archeologia, lingua, religione, arte, geografia, turismo,  per conoscere meglio il Paese di fronte

L’Albania è un paese da sempre vicino all’Italia sotto molti aspetti. Innanzitutto geograficamente, poi per l’immigrazione di antichissima data, dal secolo XV di Skanderbeg, per gli scambi commerciali in aumento costante, ma soprattutto per una quasi naturale “affinità” umana e psicologica che si scopre quando tra le persone di entrambi i paesi si stabilisca una conoscenza “diretta”, non mediata dagli stereotipi diffusi. Conoscere un paese significa soprattutto percorrere le sue strade, imparare la sua lingua, studiare la sua storia. Tutte queste strade di conoscenza “diretta” non sono molto comuni e diffuse tra gli Italiani.

Negli scaffali delle librerie cominciano a comparire molti titoli di letteratura albanese, in traduzione o addirittura scritta direttamente in italiano, ma non ci sono molte pubblicazioni che descrivano questo paese dal punto di vista storico, geografico, paesaggistico. Il turista o il viaggiatore colto che voglia intraprendere un viaggio di conoscenza reale di questo paese e intenda programmarlo con cura, non a disposizione che guide ormai “invecchiate” dal rapidissimo evolvere di questo paese.

Il libro di Alfred ed Enkela Dalipi, Conoscere l’Albania, risponde a questa domanda di conoscenza e colma un vuoto.

Nella prima parte, l’Albania vi è descritta con precisione, e con una punta di orgoglio nazionale, sotto tutti gli aspetti che contano per un “visitatore colto”, perché tale sembra essere il destinatario ideale di questa guida: Storia, Archeologia, Lingua, Religione, Arte, Geografia. Ogni capitolo è concepito come una breve “summa”, che entra negli argomenti trattati, insieme con semplicità, ma anche con una selezione efficace delle informazioni. Sulla lingua, ad esempio, non ci sono le comuni istruzioni sulle formule da usare in hotel, al ristorante, in banca, al mercato; ma titoli significativi per capire una lingua che ha conservato i tratti “antichi” dell’area indoeuropea alla quale appartiene: l’origine,i primi documenti,la lingua standard,la diffusione, alcune caratteristiche della lingua standard,  principali differenze dei dialetti della lingua albanese. Un breve “trattato” scientificamente corretto, senza tecnicismi, dal tono semplice e divulgativo.

Per il viaggiatore che non abbia mai percorso le strade (ormai di livello standard europeo) dell’Albania di oggi è interessante scoprire la convivenza pacifica tra tutte le religioni, la presenza di correnti artistiche medievali che hanno guardato, ad un certo punto anche alla tradizione umanistica e rinascimentale italiana, la presenza di tanti artisti, appartenenti alle correnti del realismo del Novecento, oggi “riscoperti” e apprezzati.

La seconda parte del volume è più specificamente turistica. Vi si percorrono le trenta città più importanti; quasi tutti i capoluoghi dei 36 distretti, che corrispondono come dimensione e livello istituzionale alle nostre province: Tirana, Kruja, Scutari, Durazzo, Lushnja, Fier, Berat, Valona, Korcia, Elbasan, Librazhd, solo per citare le più note.

L’apparato di immagini che illustra il volume è uno dei punti di forza dell’opera. Le splendide fotografie di Roland Tasho e Alket Islami sono un anticipo dei paesaggi, dei siti archeologici, delle opere d’arte che il turista troverà lungo il suo viaggio: natura e arte, un binomio con cui l’Albania intende offrire al visitatore il suo volto migliore.

Giovanni Sega
Associazione Culturale “Occhio Blu – Anna Cenerini Bova”

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