“Miracolo” a Vigonovo per l’operaio marocchino rimandato a casa dal sindaco perché non riusciva pronunciare il giuramento. Il primo cittadino leghista: “Ha imparato a parlare e a leggere l’italiano, ora è uno di noi”. Bastava così poco?
Roma, 19 febbraio 2013 – Il suo caso aveva fatto non poco scalpore. Mohamed El Meliani, operaio di origini marocchine in Italia ventuno anni, moglie e due figlie, aveva quasi completato l’iter per ottenere la cittadinanza tricolore. Quando però lo scorso gennaio si era presentato in Comune a Vigonovo, vicino Venezia, per il giuramento, non era riuscito a leggere la formula e il sindaco lo aveva rimandato a casa a imparare l’italiano.
“Mi sono preoccupato perchè questa totale mancanza di integrazione può essere pericolosa per sé e per gli altri” spiegava il primo cittadino, il leghista Damiano Zecchinato, che aveva chiesto a El Meliani di tornare dopo sei mesi. “Spero che in questo periodo l’uomo riesca ad imparare un po’ di italiano e così da parte mia – assicurava il sindaco – non ci saranno problemi a concludere la cerimonia di conferimento della cittadinanza italiana”.
A quanto pare l’aspirante cittadino ha fatto molto prima. Come si legge sul sito de La Nuova Venezia, stamattina ha giurato in Comune senza problemi e quindi è finalmente italiano. “In un nulla El Meliani, pressochè analfabeta, si è messo sui libri di scuola. Ha imparato a parlare e a leggere l’italiano e oggi ha raggiunto il suo scopo, essere a tutti gli effetti uno di noi” conferma Zecchinato.
Certo, per chi non crede ai miracoli, rimane un po’ difficile comprendere come sia bastata qualche settimana di studio per sopperire alla “pericolosa”, “totale mancanza di integrazione” che aveva reso impossibile il conferimento della cittadinanza. El Meliani è un fenomeno? O è il sindaco leghista che, un mese fa, aveva tirato un po’ troppo la corda?
Elvio Pasca