5 ottobre 2011, una data storica. Il primo incontro di rugby ufficiale tenutosi in Albania, il primo passo di un progetto che dovrebbe sfociare a breve nella nascita della Federazione Albanese di Rugby e quindi nell’obbiettivo a lungo termine della qualificazione alle Olimpiadi di Rio
Continua l’avventura della rappresentativa nazionale albanese di rugby e il sogno di partecipare alle Olimpiadi di Rio De Janeiro 2016, edizione nella quale lo sport della palla ovale, con la specialità del “Seven”, esordirà nella rassegna a cinque cerchi. La selezione del Paese delle Aquile, che raccoglie i migliori giocatori albanesi militanti nei campionati europei, nel frattempo è stata protagonista di un evento storico. Lo scorso 5 ottobre si è tenuta alle porte di Tirana la partita tra la rappresentativa nazionale albanese e i Dogi, la “nazionale” del Triveneto, guidata dal “capitano non giocatore”, Elio De Anna, assessore regionale allo sport del Friuli Venezia Giulia, ex rugbista internazionale degli anni Settanta e presidente in carica della formazione dogale. Il match, ospitato sul campo del complesso sportivo Lobo Borici a Kamez, è stato il primo incontro di rugby ufficiale tenutosi in Albania. In un certo senso una data storica. Il primo passo di un progetto che dovrebbe sfociare a breve nella nascita della Federazione Albanese di Rugby e quindi nell’obbiettivo a lungo termine della qualificazione alle Olimpiadi di Rio. Un progetto nato a Pordenone e subito sposato dalla società locale, il Rugby Pordenone, che insieme alla Regione Friuli Venezia Giulia, farà da tutor alla nascitura Federazione.
Il tutto con il sostengo imprescindibile di un gruppo di atleti albanesi residenti in Italia e giocatori in club italiani di rugby di vari livelli. Sono Sevian Daupi, Ogert Paco, Damin Buzaj, Adrian Suli, Rudi Meca, Argent e Indrit Lumi, Arjel Selfo e tanti altri, che oltre a giocare si dedicano allo sviluppo di questa idea. Fondamentale in questi mesi è stato poi il sostegno offerto da alcuni imprenditori albanesi che vivono e lavorano in Italia, coordinati dall’attivissimo Giuseppe Chimisso, che guida l’Associazione Scanderberg di Bologna.
Grazie allo stesso Chimisso si è aperta una sorta di colletta, che ha consentito di raccogliere i fondi necessari per far partecipare la Kombetarja Shqiptare e Rugby alla Coppa dei Balcani dello scorso giugno, all’amichevole con il Rugby Forlì e alla già citata trasferta a Tirana. Tra i sostenitori che hanno dato il loro contributo vanno segnalati in primis tutti i membri dell’associazione Skanderbeg di Bologna, l’Impresa edile Arben Myrtaj e Pierre Srl e la Isoltecnic Srl.
“A loro, al Rugby Pordenone e alla Regione Friuli Venezia Giulia va un doveroso ringraziamento – spiegano in coro per shqiptariiitalise.com i team manager Piergiorgio Grizzo e Gasper Daupi – per il loro disinteressato sostegno, che ci ha consentito di continuare l’attività”. Proprio nel capoluogo del Friuli Occidentale, sul campo del club cittadino, guidato dal presidente Francesco Silvestri, si tenne nel giugno del 2010 il debutto della selezione nazionale albanese, che anche in quella circostanza sfidò i Dogi.
Lexo edhe: