Grillo: “Il candidato sindaco del centrosinistra l’hanno scelto i cinesi…”
Roma, 9 febbraio 2016 – Primarie “taroccate”, dalle quale esce un “#PdMadeInChina“.
Beppe Grillo sul suo blog attacca le elezioni con le quali nello scorso weekend il centrosinistra ha scelto il suo candidato sindaco per Milano. E punta il dito contro presunte “operazioni sospette” per la presenza di elettori cinesi ai seggi.
Il regolamento delle primarie ammetteva alle urne anche gli immigrati regolari. Un’occasione colta tra sabato e domenica da 2.500 stranieri residenti, il 4% delle 60 mila persone che si sono presentate ai seggi.
In particolare, Grillo cita il presidente di seggio della sezione Lama, secondo il quale tra i cinesi c’era scarsa consapevolezza di quello che stavano facendo. “Non capiscono e non sanno leggere l’italiano e aprono la scheda per sapere dov’è il nome”.
“Il candidato sindaco Pd a Milano non sarà scelto dai milanesi o dai militanti Pd (esistono ancora?) ma da cinesi che sanno a malapena parlare l’italiano. Un #PdMadeInChina” conclude Grillo.
Sul caso intervengono alcuni esponenti delle comunità straniere. “Le polemiche sul voto degli stranieri alle primarie sono inaccettabili”, scrivono in una nota, Maryan Ismail esponente comunita somala, Enkeleda Koshaj e Vasenka Leka della comunità Albanese, Abdeljabbar Moukrim comunità marocchina e Associazione al Qafila, Modou Gueye e Aliou Diop comunità senegalese ed associazione Sunugal, Suping Huang, Hu Xiaobin e Francesco Wu della comunità cinese, Rania Ibrahim giornalista Italo Egiziana, Hectordavid Villanueva peruviano e responsabile Federazione Euroandina e CEO Expo dei Popoli.
“I cittadini immigrati – ricordano .- esattamente come gli italiani, esercitano il loro diritto di voto, così come previsto dal regolamento delle primarie ( art. 9b). Considerare manipolato il voto è un insulto alla maturità civile dei residenti stranieri. Nessuno può prevedere a priori quale candidato sosterranno le comunità straniere. Per questo inviamo tutti a considerare questo voto una novità storica e un passo avanti per la società milanese”.
“Vogliamo ricordare a tutti che i residenti stranieri vivono, crescono i propri figli e pagano le tasse in Italia, come qualsiasi cittadino italiano. Stigmatizzarli in questo modo vergognoso – conclude la nota – allontana la possibilità di condividere un percorso di reciproco rispetto e la creazione di una vera coesione sociale”.
Alle critiche del leader del Movimento 5 Stelle risponde anche il premier e segretario del Pd Matteo Renzi: “Hanno sempre da ridire sulle nostre primarie: quelli che mandano 50 persone a fare clic si lamentano delle nostre primarie con migliaia di persone”.
“Siamo gli unici – ha detto Renzi parlando alla scuola di formazione del Pd – ad avere il coraggio di chiamare la gente a votare, altri si mettono a fondo campo. Sono come quel mio amico che si metteva in tribuna e diceva ‘facile fare tre gol a partita’, pero’ non giocava nemmeno”.