Ogni lavoratore dipendente, con un contratto a tempo determinato o indeterminato, ogni anno, intorno al mese di marzo, deve ricevere dal proprio datore di lavoro la “Certificazione Unica dei redditi di lavoro dipendente”, il cosiddetto “CUD”
Il lavoratore dipendente: cos’è il cud e come funziona per la dichiarazione dei redditi
Ogni lavoratore percepisce una retribuzione al netto dei contributi previdenziali ed assistenziali, che vengono versati direttamente all’Inps dal datore di lavoro.
Tali contributi non comprendono però la parte che ciascuna persona è tenuta a pagare a titolo di tasse e imposte per poter usufruire dei servizi che lo Stato offre attraverso i suoi uffici pubblici (Scuole, Ospedali, Comuni, ecc.).
Per la legge italiana, infatti, chiunque percepisce un reddito in Italia, da lavoro dipendente o autonomo, è obbligato, ogni anno, a fare la dichiarazione dei redditi, attraverso la quale si dichiara allo Stato quanto si è guadagnato nell’anno di riferimento. In proporzione al reddito guadagnato si è poi obbligati a pagare le tasse secondo delle percentuali fissate sempre dalla legge. Chiaramente più alto è il reddito più è alto l’importo da versare allo Stato.
Per i lavoratori dipendenti, le tasse vengono anticipate, ogni mese, dal datore di lavoro attraverso il meccanismo delle ritenute sulla busta paga. E’ importante, per questa ragione, che all’inizio di ogni rapporto di lavoro, il lavoratore dichiari se ha diritto o meno agli sconti previsti dalla legge sul pagamento delle tasse. Deve, ad esempio, dichiarare se ha coniuge o filgi a carico, se ha o ha avuto altri redditi.
Arriva il momento del CUD
Il lavoratore dipendente, con un contratto a tempo determinato o indeterminato, ogni anno, intorno al mese di marzo, deve ricevere dal proprio datore di lavoro la “Certificazione Unica dei redditi di lavoro dipendente”, il cosiddetto “CUD”, un documento che attesta le somme versate al lavoratore nel corso dell’anno e quelle pagate allo Stato per i contributi.
Il Cud deve essere consegnato dal datore di lavoro entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui sono stati pagati gli stipendi che devono essere certificati. Se il rapporto di lavoro è cessato, per dimissioni o per licenziamento, il datore di lavoro ha l’obbligo di consegnarlo, dietro richiesta del dipendente, entro 12 giorni.
Nel Cud, infatti, sono riportati tutti gli stipendi erogati nel corso dell’anno, le ritenute effettuate dal datore di lavoro e le eventuali detrazioni effettuate in relazione alla situazione personale del lavoratore. Inoltre, nel Cud, vengono indicati i contributi previdenziali e assistenziali versati o dovuti al lavoratore.
E’ importante sapere che se il lavoratore non ha avuto altri guadagni, all’infuori degli stipendi percepiti dal datore di lavoro, non è obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi. Questo vale solo se ha avuto un unico datore di lavoro perché, in caso di più datori di lavoro, la dichiarazione dei redditi va effettuata.
Se il lavoratore non è obbligato, per le ragioni suindicate, a presentare la dichiarazione dei redditi può comunque decidere di farla per avere gli ulteriori sconti sulle tasse da versare, ad esempio, perchè nel corso dell’anno ha sostenuto delle spese per cure mediche, per lavori di ristrutturazione, per interessi sul mutuo.
In questi casi potrà rivolgersi ad un Caf abilitato o ad un consulente che lo assisterà nella compilazione della dichiarazione, il modello 730 o il Modello Unico. Si ricorda che i termini per la presentazione in relazione al tipo di Modello che si sceglie ma generalmente, per l’anno 2012, vanno da aprile a luglio.
Avv. Mascia Salvatore