Abderrahim Adoiou, un marocchino di 48 anni, in Italia irregolarmente, ha tirato fuori da una macchina finita un canale una coppia e un bambino.
Avviato l’iter per rilasciargli un documento per motivi umanitari
Roma, 18 ottobre 2012 – Ha un nome e un volto l’immigrato che qualche giorno fa ha salvato un’intera famiglia romana vittima di un incidente stradale in Abruzzo, ma poi si è allontanato temendo un controllo delle forze dell’ordine. E presto potrebbe avere anche un permesso di soggiorno.
Abderrahim Adoiou ha 48 anni, una condanna per droga scontata in carcere alle spalle e un presente da bracciante in nero nei campi del Fucino.
Sabato notte, 13 ottobre, era in macchina insieme alla fidanzata Salima e all’amico Hicham quando ha visto la vettura che li precedeva uscire di strada e finire in un canale di irrigazione. Si è fermato, si è spogliato e si è gettato in acqua, recuperando prima un bambino di cinque anni, poi sua madre Romina Ricci, quindi il padre Massimo Frazzetta. Senza il suo intervento, sarebbero morti annegati.
Ora il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ha avviato l’iter per la concessione di un permesso umanitario al clandestino eroe. Che dice: “Vorrei solo restare in Italia e crearmi una famiglia con Salima. Da dieci anni non torno a casa, in Marocco. Un giorno vorrei tornarci da uomo libero”.
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