Buongiorno, ho un permesso di soggiorno per lavoro autonomo ma sono stato assunto a tempo indeterminato da poco. Vorrei sapere la procedura per la conversione del permesso di soggiorno per lavoro subordinato.
Lo straniero titolare di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro autonomo o subordinato e per motivi familiari può utilizzarlo anche per le altre attività consentite, anche senza richiederne immediatamente la conversione o rettifica, per il periodo di validità dello stesso. La conversione dovrà obbligatoriamente essere fatta al momento del rinnovo del soggiorno allegando la documentazione richiesta per la tipologia del permesso relativa all’attività che effettivamente si svolge al momento del rinnovo del documento (art. 14 del D.P.R. 394/99 come sostituito dall’art. 13 del D.P.R. 334/2004).
Nella fattispecie, il permesso di soggiorno per lavoro autonomo consente di svolgere l’attività lavorativa derivante da un contratto di lavoro subordinato (cioè da dipendente) sino alla scadenza del documento. Al momento di richiedere la conversione del soggiorno, lo straniero deve risultare già iscritto al Centro per l’Impiego e il rapporto di lavoro deve essere in corso nonché deve essere stata fatta la comunicazione da parte del datore di lavoro alla Direzione Provinciale del lavoro al momento dell’assunzione. La conversione può essere richiesta alla Questura direttamente al momento del rinnovo del soggiorno mediante la compilazione del kit delle poste e allegando, in copia, la documentazione pertinente al proprio caso:
- Passaporto in corso di validità e permesso di soggiorno dal quale si richiede la conversione;
- Codice fiscale o tessera sanitaria plastica (ammessa come sostitutivo del codice fiscale);
- Documento d’identità del datore di lavoro (se si tratta di un cittadino straniero anche copia del titolo di soggiorno)
- Contratto di assunzione, firmato da entrambi le parti
- Modello UNILAV o denuncia di rapporto di lavoro domestico (dipende dal caso)
- Documentazione per dimostrare il reddito: Modello CUD (per chi è in possesso) e buste paghe o bollettini INPS nel caso si tratti di un rapporto di lavoro domestico;
- Visura camerale e reddito dell’azienda (se è questo il caso);
- Documentazione riguardante l’alloggio (contratto di affitto o comodato / dichiarazione di ospitalità / cessione di fabbricato) e certificato d’idoneità alloggiativa;
- Marca da bollo da € 14,62 (in originale);
- Attestazione di servizio (dichiarazione del datore di lavoro che il rapporto di lavoro è ancora in essere);
- Copia dell’iscrizione dello straniero al Centro per l’Impiego;
- Comunicazione fatta alla Direzione Provinciale del Lavoro.
Maria Elena Arguello, stranieriinitalia.it