“Parlava con forte dialetto slavo, era sicuramente un albanese”. Per chi non riesce a capire il paradosso di questa frase ritagliata da un giornale (e siccome è passata spesso ai giornalisti, ne consigliamo la lettura anche a loro), ecco qua sotto una ripassatina degli elementi storici e geografici estratti da una enciclopedia italiana, che possono aiutare per non diventare ridicoli.
Ci scusiamo con tutti quelli che queste cose le hanno già imparato nelle classi elementari.
Albanese
Gli albanesi sono un gruppo che si ritiene discenda dagli illiri, popolazione indoeuropea che abitava un tempo la regione e che si stanziò nell’area occidentale della penisola balcanica verso la fine dell’età del Bronzo.
Il regno illirico, che si estendeva dalla costa dalmata fino alle regioni litoranee dell’odierna Albania, era uno dei più importanti stati dell’antichità e raggiunse l’apice del potere con re Agron (250-230 a.C.). Divenne in seguito una potenza navale molto temuta dai romani, le cui navi venivano spesso depredate dai pirati illirici. Nel 168 a.C. Roma conquistò l’intero regno illirico, che collegava Roma a Bisanzio attraverso la via Egnatia. Di stirpe illirica erano molti imperatori romani, fra cui Aureliano, Diocleziano, Costantino e Giustiniano.
Lingua
Gli albanesi parlano l’albanese, una lingua del tutto estranea agli altri idiomi balcanici, appartenente alla sottofamiglia del tracio-illirico, parte delle lingue indoeuropee.
Slavo
dal latino slavus=schiavo
Gruppo di popolazioni europee presenti soprattutto nell’Europa centrale e orientale (prevalentemente nella penisola balcanica), che parlano lingue del ceppo slavo della famiglia indoeuropea.
Le lingue slave sono attualmente parlate da più di 250 milioni di persone in Europa orientale e centrale, nella maggior parte della penisola balcanica e in Asia settentrionale. Hanno tratti di affinità con le lingue baltiche, tanto che alcuni studiosi le raggruppano entrambe in una sottofamiglia balto-slava.
Origini
I primi slavi erano contadini e allevatori che vivevano nelle zone paludose e boschive delle odierne Polonia, Russia occidentale, Bielorussia e Ucraina. Dal 150 d.C. cominciarono a espandersi verso nord, assorbendo gran parte delle popolazioni finniche e baltiche che occupavano quei territori, e poi verso ovest, dove si scontrarono con le popolazioni germaniche e celtiche. Nel VII secolo avevano già raggiunto, a sud, i mari Egeo e Adriatico, e nei due secoli seguenti occuparono quasi tutti i Balcani, allora facenti parte dell’impero bizantino, scacciando le popolazioni autoctone o slavizzandole, come avvenne con i bulgari.
Bota Shqiptare
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Qui pro quo
Bandito con accento slavo, quindi è albanese