Di Klodiana Çuka
Era il 28 novembre del 1912, l’Albania diventava una Nazione. Cento anni sono passati da allora, cento anni colmi di storia e di storie.
Da tanto tempo, come presidente di Integra onlus, come immigrata, ma soprattutto come albanese, sto lavorando per questa ricorrenza. Tante saranno le associazioni che hanno pensato di organizzare eventi, ma la mia testimonianza si è concretizzata non con una manifestazione, quanto con un segno tangibile di amore per la terra che mi ha dato le origini: dal 2011 ad oggi ho lavorato per regalare al mio paese una mostra fotografica sugli sbarchi dei miei concittadini, una mostra che con sensibilità e professionalità racconta i momenti più drammatici degli approdi albanesi in Puglia. La mostra che ha preso il titolo di “IntegrAzione” è composta dagli scatti fotografici di Vittorio Arcieri, fotoreporter di fama nazionale, che con il suo obiettivo ha reso possibile la creazione dei ritratti più forti della storia degli sbarchi, ritratti che hanno fatto insieme ad Integra il giro di tante città italiane, fino ad arrivare all’ambasciata di Albania in Italia.
E poi ancora, ho lavorato per consentire la presenza di un atleta albanese alle para olimpiadi, missione che è stata possibile con l’aiuto del Professor Umberto De Matteis, presidente lombardo del Parlamento della Legalità. Questi, credo, sono i regali più grandi e significativi che potevo fare all’Albania in occasione di questo importante anniversario.
Sicuramente il mio sforzo non avrebbe prodotto i risultati sperati senza il sostegno di tutti coloro che hanno offerto il proprio contributo per il raggiungimento degli obiettivi. Un grazie sentito, infatti, va a tutto il mio staff.
L’Albania festeggia l’ indipendenza, ma festeggia soprattutto 100 anni di crescita che hanno portato un paese dove prevaleva l’analfabetismo, a diventare una Nazione che oggi aspira ad entrare nell’Europa che conta. Dalle paludi di un sistema feudatario, oggi l’Albania è risorta ed è un paese libero con una grande speranza di crescita. L’Italia ricorda l’Albania soprattutto in occasione degli sbarchi, quando la terra pugliese e salentina furono chiamate all’accoglienza, alla solidarietà, alla difficile convivenza. Ma ora posso dire di essere orgogliosa non soltanto perché una bella fetta della popolazione albanese, oramai da 20 anni, è già cittadina d’Europa e del Mondo, in Italia e non solo, ma anche perché vivo in un paese che ha dato una grande prova di umanità e civiltà. Sicuramente la strada da percorrere verso politiche migratorie adeguate e socialmente giuste è tanta, ma l’Italia cerca ogni giorno di vincere la sfida.
A me, da albanese figlia della disapora, piace festeggiare il giorno dell’indipendenza con l’ augurio alla mia Patria di volare in alto verso nuove mete e orizzonti, perché l’Aquila che campeggia sulla bandiera possa sfidare il vento e vincere le difficoltà.
Buon centenario, Paese mio, e che Dio benedica tutti gli albanesi nel mondo!
Klodiana Çuka
presidente Integra onlus