Il 38enne ucraino è stato ucciso sabato mentre tentava di sventare una rapina. Ora si pensa a come onorare la memoria e aiutare la sua famiglia
Roma, 1 settembre 2015 – Anatolij Korov, 38 anni, è morto sabato scorso a Castello di Cisterna, Napoli. Sarebbe ancora vivo se, come tanti, si fosse fatto “i fatti suoi”.
Invece, quando si è accorto che due banditi mascherati e armati entravano nel supermercato dal quale era appena uscito, è tornato indietro per cercare di fermarli. Ha lottato con loro. È stato ucciso a pochi passi dalla figlioletta che aveva lasciato fuori.
Chi lo conosceva, ricorda il muratore ucraino come un uomo generoso e come un gran lavoratore. Sposato e padre di tre figli, era un immigrato col permesso di soggiorno, di quelli che non fanno notizia, se non quando sacrificano la loro vita.
Ieri Castello di Cisterna ha dichiarato il lutto cittadino. Intanto i carabinieri, si legge nelle agenzie, stanno istruendo una proposta per una ricompensa al valore civile e stanno valutando se è possibile arrivare al conferimento della cittadinanza italiana.
Gesti che potrebbero onorare il ricordo di Anatolij Korov. Ma anche aiutare la famiglia che piange un padre e un marito eroe.