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Crozza: “Se i migranti fossero soldi, l’Europa li salverebbe tutti”

“L’Ue ha direttive su tutto, anche sulla messa a terra delle prese elettriche, ma sulla messa a terra degli esseri umani non sa che minchia fare”. Video

Roma, 22 aprile 2015 – “Tutti i ministri degli Esteri dell’Unione Europea hanno fatto un minuto di silenzio per le vittime del naufragio nel Canale di Sicilia. Silenzio. Ancora? Dovrebbero fare un anno intero di casino!”.

Maurizio Crozza ha aperto così ieri la sua “copertina” a Dimartedì, per buona parte dedicata all’incapacità, o meglio alla scarsa volontà dell’Europa di farsi carico dell’emergenza umanitaria in corso nel Mediterraneo.

“In Europa – ha detto il comico – abbiamo direttive su tutto, dai cetrioli da mezzo chilo che non possono essere più corti di 30 cm, ai bagni pubblici che devono avere un risciacquo simultaneo di non più di cinque orinatoi. Abbiamo direttive sulla messa a terra delle prese elettriche. Invece, sulla messa a terra degli esseri umani, l’Europa non sa che minchia fare”.

Perché? “L’Europa – attacca Crozza – è un insieme di nazioni che parlano lingue differenti, ma è fondata sull’unica parola comune a tutti: la grana. Noi siamo bravi a salvare le banche, un po’ meno le barche. Basterebbe estendere alle persone gli stessi diritti delle banconote. 950 milioni di euro non finirebbero mai sul fondo del mare. Piuttosto l’Europa manderebbe Mario Draghi in pedalò a raccoglierli uno per uno col retino. È più forte di loro! Sui migranti, l’Europa fa finta di niente, si girano dall’altra parte”.

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