La curiosa ordinanza del primo cittadino di Palma Campania per sensibilizzare gli “appartenenti a diverse etnie”. “Così eviteremo episodi di intolleranza”
Roma, 29 maggio 2014 – Non si sputa a terra. Le mamme te lo insegnano con un scappellotto, se però vivi a Palma Campania, comune di quindicimila anime in provincia di Napoli, la maleducazione ti può anche svuotare il portafoglio.
Il 22 maggio il sindaco Vincenzo Carbone ha firmato un’ordinanza che vieta di “sputare su area pubblica, ad uso pubblico, o da luoghi, anche provati, ma con aggetto su area pubblica o ad uso pubblico, nonché su qualunque attrezzatura, persona o cosa”. Per chi infrange le regole sono previsti da 25 a 500 euro di multa.
Il divieto riguarda ovviamente tutti gli abitanti di Palma Campania, ma dovrebbe colpire soprattutto alcuni immigrati. A sputare, spiegala stessa ordinanza, sarebbero infatti “cittadini e dimoranti appartenenti a diverse etnie, aventi culture, usi e costumi differenti”, quindi si rende necessaria una “maggiore sensibilizzazione verso quelle attività che sono fonte di preoccupazione per la cittadinanza locale”.
L’ ordinanza è a “tutela del decoro e dell’igiene urbana”, ma per il primo cittadino uno sputo di troppo potrebbe anche scatenare uno sconto di civiltà. Nella stessa ordinanza scrive infatti di voler evitare “possibili episodi di intolleranza, scaturenti tra gli appartenenti alle diverse etnie nell’ambito della medesima collettività locale, che possano causare pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica”.
Carbone ha fatto affiggere il divieto in tutto il paese e ha ordinato ditradurlo “nelle varie lingue straniere utilizzate dalle comunità presenti sul territorio comunale”. Tutti avvisati, insomma. Chi proprio non riesce a togliersi quella brutta abitudine farebbe bene ad avere sempre un fazzoletto a portata di mano.
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EP