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‘I tesori del patrimonio culturale Albanese’ arrivano a Torino

Dal 24 gennaio al 7 aprile 2013, Palazzo Madama, Piazza Castello – Torino. Dopo un mese e mezzo di esposizione al Vittoriano di Roma, la mostra “Tesori del patrimonio culturale albanese” si sposta a Torino.

Una ricca mostra di oltre centocinquanta reperti provenienti dai musei archeologici di Tirana, Apollonia, Durazzo e Butrinto, che ricostruiscono la storia albanese, mostrando le radici europee della sua cultura  e delle sue tradizioni ma anche per mostrare i legami culturali con l’Italia. Si parte dalla preistoria per arrivare all’età antica e poi fino al XVI secolo.

Le opere raccolte nella mostra “Tesori del patrimonio culturale albanese”, organizzata per il centenario dell’indipendenza dell’Albania, raccontano la millenaria vicenda della sedimentazione e della trasformazione della cultura di un popolo che affonda le sue radici nell’età preistorica per poi aprirsi alle influenze greco-ellenistiche, a quelle della Roma imperiale e, nel medioevo, accogliere i segni della civiltà dei comuni italiani, fino all’ingresso nell’orbita dell’impero ottomano (1479).

 

Questa mostra, la prima in Italia per importanza dei reperti portati, è stato realizzato grazie all’impegno comune dei ministeri della Cultura albanese e italiano, e col contributo decisivo dell’ambasciatore Mario Bova e la sua associazione ‘Occhio Blu – Anna Cenerini Bova’.

Informazioni per il pubblico: 011.4433501 – www.palazzomadamatorino.it 

Le sezioni della Mostra

Preistoria
Dal Neolitico (VI millennio a.C.) all’Età Arcaica (VII – VI sec. a.C.) attraverso la civiltà del bronzo e del ferro: le opere in mostra delineano lo sviluppo di una civiltà con importanti relazioni verso l’Egeo e la penisola italica.

Regni illirici e colonie greche
Le fondazioni dei primi centri urbani, le relazioni con le città della Grecia e della Magna-Graecia, fino alle raffinate produzioni del periodo ellenistico.

Epoca Romana
Dalla dominazione romana all’inizio del Medioevo attraverso gioielli, sculture in pietra, elementi decorativi e testimonianze dell’arte funeraria che marcano le tappe di un progressivo passaggio dal mimetismo della classicità greco-romana al simbolismo medievale.

L’arte bizantina
Lo sviluppo dell’arte sacra dal XII secolo al XVIII secolo attraverso la produzione del maestro Onufri che in pieno Cinquecento rinnova la tradizione pittorica delle icone ispirandosi al Trecento italiano; in mostra anche il paramento ricamato di Gllavenica, preziosa testimonianza di devozione e abilità artistica.

Photogallery dall’inaugurazione della mostra al Vittoriano di Roma, il 20 novembre 2012

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