Secondo il Rapporto sulle Migrazioni, l’anno scorso gli stranieri in Italia sarebbero aumentati solo di 27 mila unità. Ma tra vent’anni saranno un quinto della popolazione
Roma, 11 dicembre 2012 – La crisi economica e il blocco dei flussi d’ingresso frenano l’immigrazione in Italia: tra il 2011 e il 2012 si è andati vicini alla crescita zero. Ma le proiezioni a medio termine dicono che tra vent’anni sarà straniero un abitante d’Italia su cinque.
Lo dice XVIII Rapporto nazionale sulle migrazioni 2012, elaborato dalla Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità) e presentato oggi a Milano.
Secondo i ricercatori, in un anno il numero degli immigrati presenti in Italia è rimasto pressoché invariato: se al 1° gennaio 2011 l’Ismu contava 5 milioni e 403mila unità (regolari e non), a distanza di un anno ne ha contati contano 5 milioni e 430mila. Solo circa 27mila presenze in più, un incremento dello 0,5% e un vero e proprio crollo rispetto al 2008-2009, anni in cui ancora si calcolavano aumenti annui di 500mila unità. Le prime avvisaglie di rallentamento già si erano però notate in tutto il 2010 in cui si era registrato un aumento di sole 69 mila unità.
Le cause della battuta di arresto dei nuovi ingressi, spiegano gli autori del Rapporto, vanno cercate nel perdurare della crisi economica che ha investito l’Italia e l’Europa. E se da un lato si emigra sempre meno verso l’Italia (e soprattutto si emigra sempre meno per motivi di lavoro), dall’altro aumentano i flussi in uscita dei cittadini italiani: nel 2011 i connazionali emigrati all’estero sono 50mila, il 9% in più rispetto al 2010 (in totale al 1° gennaio 2012 i nostri connazionali all’estero sono più di 4,2 milioni, non molto meno degli stranieri in Italia).
Tra gli immigrati regolarmente presenti nel nostro Paese, la nazionalità più numerosa è quella rumena con più di 1 milione di presenti, seguita dalla marocchina e dall’albanese (con 506mila e 491mila soggiornanti). Diminuiscono del 26% gli irregolari stimati in 326mila unità, 117mila in meno rispetto ai 443mila calcolati al 1° gennaio 2011. Sul fronte occupazionale il tasso di disoccupazione degli stranieri registra un aumento negli ultimi dodici mesi (dall’11,6% al 12,1%).
Aumentano i minori extracomunitari che passano dal 21,5% al 23,9%. In particolare la presenza dei minori extracomunitari nati nel nostro paese si accresce costantemente: secondo i dati del 2012 i nati in Italia sono ormai 500mila e rappresentano il 60% del totale dei minori stranieri.
Comunque, nonostante la battuta d’arresto dei flussi in arrivo, Ismu prevede che i residenti stranieri aumenteranno di circa 6 milioni tra il 2012 e il 2041, con un’incidenza che passerebbe dall’attuale 8% al 18%. Si calcola inoltre che gli over 65 passeranno dagli attuali 100mila a oltre 1,6 milioni nel 2041, fino a raggiungere i tre milioni a fine 2060.
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La sintesi del Rapporto
I dati della presentazione