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La consigliera leghista: “Perché nessuno stupra la Kyenge?”

Dolores Valandro, esponente del Carroccio nel consiglio di quartiere di Padova, sulla sua pagina Facebook: “Così,  tanto per capire cosa può provare la vittima…”. Il segretario regionale di Lega, Tosi: “Inqualificabile, verrà espulsa dal partito”

Roma, 13 giugno 2013 – “Ma mai nessuno che se la stupri, così tanto per capire cosa può provare la vittima di questo efferato reato? Vergogna”. Lo ha scritto ieri su Facebook Dolores Valandro, consigliera della Lega Nord al quartiere Nord di Padova, riferendosi alla  ministra dell’Integrazione Cècile Kyenge.

Valandro ha commentato così la notizia di un tentato stupro da parte di un immigrato africano a Genova pubblicata dalla pagina facebook Resistenza Nazionale, zeppa di contenuti xenofobi. La notizia arrivava dal sito tuttiicriminidegliimmigrati.com, aggregatore di fatti di cronaca nera con protagonisti cittadini stranieri già finito al centro delle polemiche (la deputata di Sel che ha chiesto di chiuderlo ora è vittima di minacce e insulti online).

Lunedì scorso Cècile Kyenge è stata proprio a Padova, invitata dai ragazzi di un liceo sui cui muri erano apparse scritte razziste contro di lei. “Quando ci sono insulti – ha ripetuto in quell’occasione – non sono diretti a me, quelle offese sono indirizzate a tutti noi, a 60 milioni di abitanti del Paese”.”

 Valandro  un mese fa era stata sospesa dalla Lega Nord per aver contestato il segretario regionale Flavio Tosi durante l’ultimo raduno di Pontida. La scorsa settimana, però, la sospensione era stata annullata dal collegio dei probi viri del partito.  Stavolta probabilmente non se la caverà. Quello che ha scritto, a quanto pare, è troppo anche per il Carroccio.

”È una cosa inqualificabile, Dolores Valandro era già stata sospesa dalla Lega, e stasera al Consiglio Nazionale di Padova sarà espulsa” ha dichiarato poco fa Flavio Tosi. Massimo Bitonci, capogruppo al senato e segretario della sezione di Padova, si dissocia “nella maniera piu’ totale dalla frase violenta, stupida e inopportuna scritta dalla consigliera di quartiere. Si tratta di una sua personale iniziativa che non e’ condivisa dal Movimento. Prenderemo immediatamente provvedimenti disciplinari”.

Khalid Chaouki, deputato del Pd, chiede una chiara condanna da parte di Roberto Maroni. “Oltre alle scuse e alla rimozione immediata della vergognosa e offensiva frase – dice Chaouki – chiediamo al leader della Lega di prendere le distanze e pronunciarsi in modo netto e chiaro contro questa deriva xenofoba che rischia di alimentare pericolosi pregiudizi e azioni violente nei confronti dei cittadini di origine straniera. La nostra Italia, in questo difficile periodo di crisi economica e sociale, non ha certo bisogno di rinfocolare l’odio e la cultura della paura”.

Per Davide Zoggia, responsabile organizzazione PD, le parole del consigliere leghista Dolores Valandro “sono ripugnanti e contengono gravi profili penali poiché si tratta di una aperta istigazione alla violenza” e non sono altro che la conseguenza del razzismo leghista. “Che la Lega prenda le distanze da simili parole è il minimo, tuttavia deve fare un esame di coscienza poiché l’episodio di oggi  è il prodotto di una cultura leghista intrisa di razzismo e intolleranza che negli anni si è  fatta forte di parole d’ordine ispirate alla violenza e all’odio. D’altra parte la Valandro entra a buon diritto nel pantheon xenofobo della Lega in compagnia di  personaggi come Borghezio”. 

Per Roberta Agostini, coordinatrice Donne Pd, colpisce particolarmente il fatto che tali parole siano dette da una donna. “Esprimo tutto il mio sdegno e il mio disprezzo per le parole della consigliera leghista Valandro sulla ministra Kyenge. Le sue affermazioni, di estrema violenza, sono tanto più gravi perché provengono da una donna e sono rivolte ad un’altra donna. Alla ministra Kyenge esprimo tutta la mia solidarietà. Alla consigliera Valandro – conclude – chiedo le immediate dimissioni dalla carica di consigliera perché non è degna di essere una rappresentante delle istituzioni”. 

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