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Lampedusa. Oltre 300 migranti morti nei gommoni

Dalla Libia erano partiti quattro gommoni sul mare a forza 8. I racconti dei superstiti: “I trafficanti ci hanno derubato e minacciato con bastoni e pistole”.
Renzi: “Il problema non è Mare Nostrum o Triton, ma l Libia. L’Europa deve intervenire”
Il presidente Mattarella: “Colpito dalla nuova immane tragedia umanitaria”
Il Papa: “Prego per le vittime, più solidarietà: a nessuno manchi il soccorso” 

Roma, 11 febbraio 2015 – Si stanno ricostruendo in queste ore, attraverso le testimonianze dei superstiti, i contorni di una delle peggiori tragedie dell’immigrazione mai verificatasi nel Mediterraneo. Sarebbero quattro i gommoni partiti lo scorso fine settimana dalla Libia e naufragati, ognuno con un centinaio di persone a bordo, secondo quanto riportato dai superstiti della tragedia, e su un totale di 420 persone partite – compresi i 29 morti assiderati – le vittime sarebbero circa 330.

“Di questi 4 – ha spiegato oggi all’ANSA Flavio Di Giacomo, portavoce in Italia dell’Organizzazione Mondiale delle Migrazioni. – uno è il gommone soccorso dalla Guardia Costiera lunedì (con 105 persone a bordo) e che ha visto la morte per ipotermia di 29 migranti. Altri due gommoni (con 105 e 107 persone) sono naufragati e i 9 sopravvissuti in mare sono stati soccorsi da un mercantile (e poi trasbordati su un rimorchiatore) e portati stamattina a Lampedusa. Il quarto gommone non sarebbe mai stato avvistato, ma i sopravvissuti affermano che a bordo ci sarebbero state altre 100-105 persone, tutte presumibilmente disperse”.

“Su un totale di 420 persone partite sabato, le vittime totali, compresi i 29 di cui si è avuta notizia ieri, sarebbero quindi circa 330” aggiunge Di Giacomo. Un  team dell’ Oim a Lampedusa  sta fornendo assistenza ai sopravvissuti ospitati nel centro di accoglienza dell’isola. “I migranti sono tutti giovani uomini, l’età media è di circa 25 anni, provenienti da paesi subsahariani, in particolare Mali, Costa d’Avorio, Senegal, Niger. Per alcuni di loro la Libia era un paese di transito, mentre altri vi lavoravano da tempo, infatti parlano anche un po’ di arabo. Hanno raccontato di essere stati costretti a salire sui gommoni con la forza, minacciati da bastoni e pistole, e derubati dei loro avere da parte dei trafficanti”.

“Questa tragedia conferma ancora una volta come i trafficanti trattino i migranti, soprattutto i subsahariani, come un carico umano senza valore. Hanno fatto partire oltre 420 persone con condizioni di mare assolutamente proibitive – il mare era forza 7 e c’erano onde alte 8 metri – di fatto mandando la gente a morire” conclude il portavoce dell’Oim.

Renzi: “Il problema non è Mare Nostrum o Triton, ma l Libia. L’Europa deve intervenire”

“ll Paese è fuori controllo, l’Europa deve intervenire. La politica non strumentalizzi i morti. Impossibile stabilire un nesso tra immigrazione e terrorismo”

“Non è che con Mare Nostrum non si moriva e adesso si muore. Il problema non si risolverà fino a quando non si risolve il problema della Libia“.

Dopo l‘ennesima strage nel Mediterraneo, Matteo  Renzi chiede di guardare a monte di queste tragedie e cioè al Paese da cui partono i barconi. Un tema che domani il presidente del Consiglio italiano vuole portare a Bruxelles, dove si incontreranno i capi di stato e di governo dell’Unione Europea.

Chiederemo all’Europa di intervenire, di fare di più. Non c’è solo la Grecia o l’Ucraina, ma anche la Libia. Questo lo dirò domani al Consiglio europeo. La Libia è totalmente fuori controllo” ha spiegato Renzi a SkyTg24.

Secondo il premier, “se vogliamo mettere fine a questo Mediterraneo come cimitero la priorità è risolvere la situazione in Libia, non il derby tra chi vuole Mare nostrum o Triton“.  Un riferimento alle tante richieste si ripristinare l’operazione umanitaria condotta autonomamente dall’Italia prima che venisse sostituita da quella, decisamente di minore portata, gestita dall’Agenzia europea per le frontiere Frontex.

“Quando ci sono morti, anche soltanto per rispetto l’idea di usarli come strumentalizzazione fa male al cuore” ha poi attaccato il premier, puntando il dito contro chi nel dibattito politico, “non guarda la realtà ma solo le proprie posizioni ideologiche”. Poi ha ribadito: “Stabilire un nesso tra l’immigrazione attraverso le carrette del mare e il terrorismo è impossibile”.

Mattarella: “Colpito dalla nuova immane tragedia umanitaria”

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è “colpito dalla nuova immane tragedia umanitaria avvenuta in acque internazionali”. Il capo dello Stato, fa sapere il Quirinale, segue da vicino la vicenda e esprime “apprezzamento per l’opera dei soccorritori che ha permesso di salvare molte vite”.

Il Papa: “Prego per le vittime, più solidarietà: a nessuno manchi il soccorso”.

Dopo l’ennesima strage anche la voce di Papa Francesco si alza a chiedere più solidarietà verso i profughi e più sforzi per evitare altre tragedie.

“Seguo con preoccupazione le notizie giunte da Lampedusa, dove si contano altri morti tra gli immigrati a causa del freddo lungo la traversata del Mediterraneo” ha detto il papa stamattina durante l’udienza generale. “Desidero assicurare la mia preghiera per le vittime e incoraggiare nuovamente alla solidarietà, affinchéa nessuno manchi il necessario soccorso”.

Non è certo la prima volta che il papa parla del dramma dei barconi, puntando il dito contro l’atteggiamento di chi dovrebbe salvarli e accoglierli. “I Migrantimuoiono in mare per la nostra indifferenza“, disse proprio a  Lampedusa nel luglio del 2008. E ancora: “Quei nostri fratelli e sorelle cercavano di uscire da situazioni difficili per trovare un po’ di serenita’ e di pace; cercavano un posto migliore per se’ e per le loro famiglie, ma hanno trovato la morte”.

E anche sabato scorso, incontrando in Vaticano i prefetti italiani, Francesco ha rivolto loro una particolare raccomandazione per l’immigrazione. “Occorre garantire,  insieme con la fedeltà al dettato della legge e delle altre disposizioni vigenti, lo scrupoloso rispetto dei diritti fondamentali di ogni persona umana”.

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Bonus bebe. Nënshkruhet rregullorja. Shpejt do të nisë paraqitja e kërkesave