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Le Pen e gli immigrati: “Ci vorrebbe l’ebola”

Il fondatore del Front National invoca il virus come soluzione all’esplosione demografica. Valls: “Ecco il vero volto del suo partito”

Roma, 22 maggio 2014 – Mentre il Front National si avvia a un trionfo elettorale alle europee, il fondatore del partito di estrema destra francese invoca una soluzione finale per frenare l’immigrazione.

Martedì sera Jean-Marie Le Pen era a Marsiglia, e in un comizio stava parlando delle conseguenze dell’esplosione demografica nel mondo, paventando come al solito un’invasione di immigrati in Francia. Quindi la battuta: “Monsignor Ebola potrebbe risolvere il problema in tre mesi”. “È una malattia terribile – ha spiegato dopo – Come le guerre nucleari o interne, è in grado di modificare questa evoluzione demografica che è catastrofica”

Davanti alle polemiche suscitate dalle sue parole, Le Pen ha scrollato le spalle, sostenendo che la sua era una semplice “osservazione”. “Non capisco come si possa polemizzare su un tale argomento – ha detto da Valence – Io sonoun grande avversario di tutti ciò che colpisce l’integrità delle popolazioni, ma non possiamo farci nulla. Io non sono responsabile di questi fenomeni, cerco solo di vedere quali sono gli equilibri di cui domani dovremo tenere conto”.

Il premier socialista Manuel Valls ha condannato “gli spaventosi calembours” di Le Pen, che mostrerebbero “il volto reale non solo di Jean-Marie Le Pen, ma di tutto il Front National. È la dimostrazione che anche con Marine Le Pen, il partito non è cambiato. Il Front National – ha continuato il capo del governo francese – non ama l’Europa, ma non ama nemmeno la Francia”.

Intanto, i sondaggi danno il Front National al primo posto alle elezioni di domenica. E Marine Le Pen nei suoi comizi, senza arrivare agli eccessi del padre, continua a chiedere una stretta sull’immigrazione: “Schengen – ha ribadito ieri – permette all’immigrazione massiccia di arrivare nell’Ue, in particolare in Francia, perché siamo uno dei Paesi più generosi”.

 

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