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Lo spettacolo Il mio zio italiano al Liceo “Francesco Vivona” di Roma

Nell’Aula Magna del Liceo Statale “Francesco Vivona” di Roma, il 22 gennaio scorso è stata messa in scena, alla presenza di un folto pubblico, la lettura drammatizzata del “Il mio zio italiano”.

Il racconto, scritto da Eliza Çoba, è basato su una storia realmente accaduta ai familiari dell’autrice. Gli alunni hanno assistito con fervido interesse alla rappresentazione, risultando emotivamente coinvolti da un racconto privato avvenuto in un periodo storico che va dalla fine della II Guerra Mondiale sino ai giorni nostri ed ambientato in Albania, una nazione poco conosciuta ai più ma di fatto così vicina.

Lo spettacolo, intriso di momenti drammatici e struggenti, è stato magistralmente diretto dal regista Ottavio Costa che ha saputo coniugare le immagini storiche di repertorio con il testo interpretato con pathos ed intensità dall’attrice Anita Pagano. La colonna sonora che ha accompagnato la lettura è stata intervallata dagli interventi musicali dal vivo della cantante lirica, il soprano Ana Lushi, offrendo un nitido spaccato della musica tradizionale albanese.

Il vivo coinvolgimento dei ragazzi è stato altresì stimolato da un notevole impegno dei professori che hanno spinto gli allievi ad approfondire il periodo storico del racconto.

Inoltre, per volontà di Eliza Çoba e di Simonetta Ceglie, entrambe membri dell’Associazione Occhio Blu Anna Cenerini Bova     e sostenitrici dell’iniziativa, si è preferito affidare il momento introduttivo dello spettacolo a due volenterosi alunni, Riccardo e Matteo, che nei giorni precedenti, con grande responsabilità e passione, hanno rinvenuto molta documentazione sulla storia e la geografia dell’Albania, presentandola a loro volta ai compagni in aula.

Un piccolo ponte è stato costruito, sopra il quale hanno camminato i giovani romani del Liceo Vivona e a metà cammino hanno incontrano persone venute da lontano.

Da questo incontro fatto di sguardi, emozioni e comunicazione, i ragazzi scoprono che nessuno è così lontano come sembra. Scoprono che l’altra gente al di là del ponte, è molto più vicina e affine di quanto loro immaginassero. Tutti si sono incamminati, e poi in un giorno fortunato, si sono incontrati.

Il mio zio italiano di Eliza Çoba
Lettura scenica di Anita Pagano
Con la partecipazione di Ana Lushi soprano
Regia di Ottavio Costa
Aiuto tecnico Paolo Andriuoli

Lexo edhe: Il mio zio italiano: storia di un amore ai tempi della dittatura in Albania

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