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Primarie PD per il candidato sindaco di Roma. Partecipano anche gli stranieri

Alle urne si va il 6 marzo. Gli immigrati, però, devono iscriversi preventivamente entro il 5

Gli immigrati non comunitari in Italia non hanno il diritto di voto, né amministrativo né politico. Il PD, però, permette loro di partecipare alla scelta del candidato, cosa fortemente criticata da altre forze politiche, e a volte tanto chiacchierata anche all’interno dello stesso PD, da quelli che vedono nella partecipazione degli stranieri alle primarie solo imbrogli e manipolazione del voto. Ci sono state polemiche a Milano poche settimane fa per la partecipazione dei cinesi, tanto per ricordare l’ultimo caso.

Partecipare alle primarie o militare attivamente all’interno del partito, però, è un diritto che chiunque potrebbe usare in piena libertà e coscienza in nome del bene comune. Da anni si chiede che oltre alle primarie, e alle elezioni di consiglieri aggiunti in vari Comuni, gli stranieri residenti abbiano anche il diritto del voto amministrativo, almeno, ma in questo senso non si è fatto nessun passo avanti.

Adesso, in prossimità delle elezioni amministrative di giugno, a Roma gli immigrati possono partecipare alle primarie per l’individuazione del candidato sindaco della capitale. Le primarie si terranno il 6 marzo, ma per poter partecipare, gli stranieri così come tutti i giovani italiani di età da 16 a 18 anni, regolarmente residenti a Roma, devono iscriversi preventivamente entro e non oltre il 5 marzo 2016 presso le sedi predisposte (Qui l’elenco completo).

Per iscriversi i cittadini non comunitari dovrebbero presentare: documento di riconoscimento del Paese d’origine (passaporto), permesso di soggiorno in corso di validità e Carta d’identità italiana in corso di validità;

Mentre i cittadini comunitari non italiani: documento di riconoscimento del Paese di origine (passaporto o carta d’identità) e documento di riconoscimento italiano (carta d’identità in corso di validità ).

 

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