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Quasi mezzo milione gli albanesi regolarmente presenti in Italia

Secondo i dati del ministero degli Interni, al 1° gennaio 2012, erano regolarmente presenti in Italia 3.637.724 cittadini non comunitari. La comunità più grande quella dei marocchini (506.369), al secondo posto gli albanesi con 491.495 presenze.
Tra gli albanesi d’Italia, 62,9% hanno la carta di soggiorno, 27,3% non hanno compiuto la maggiore età, sono donne 47,1%. Gli ultimi dati ufficiali ISTAT relativi al 1° gennaio 2012.

Roma, 25 luglio 2012 – Tra il 2011 e il 2012 il numero di cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti è aumentato di circa 102 mila unità. I paesi di cittadinanza più rappresentati sono Marocco (506.369), Albania (491.495), Cina (277.570), Ucraina (223.782) e Filippine (152.382). Lo dice l’ultimo comunicato ISTAT sui dati del Ministero degli Interni.

Radicamento e stabilità

Continua a crescere la quota di soggiornanti di lungo periodo. Nel 2011 erano 1.638.734; nel 2012 sono 1.896.223 e costituiscono la maggior parte dei regolarmente presenti (52,1%). Tra gli albanesi d’Italia, sono soggiornanti di lungo periodo ben 62,9%, che è anche il valore più alto di tutte le comunità.

La quota di soggiornanti di lungo periodo sul totale è particolarmente elevata nelle regioni del Centro-Nord ed è indice di un alto radicamento delle comunità straniere in Italia.

I minori non comunitari presenti in Italia rappresentano il 23,9% degli stranieri non comunitari regolarmente soggiornanti (per gli albanesi tale incidenza arriva a 27,3%), mentre nel 2011 essi costituivano il 21,5%. I minori di 18 anni nati nel nostro Paese sono ormai più di 500 mila, poco meno del 60% del totale. Dei minori albanesi, 61,2% sono nati in Italia.

Il 67% dei cittadini non comunitari entrati in Italia durante il 2007 sono ancora regolarmente presenti a gennaio del 2012. In quasi il 20% dei casi coloro che sono restati hanno però rinnovato il permesso in una provincia diversa da quella di ingresso. Per gli albanesi questi dati sono ancora migliori: sono validi 72% dei permessi rilasciati nel 2007 e di questi soltanto 12,3% hanno cambiato provicia.

Le province che hanno messo in luce una maggiore capacità di trattenimento sui migranti entrati nel 2007 sono Bolzano (trattiene nella provincia il 94,6% dei cittadini non comunitari che avevano ottenuto un permesso nella provincia nel 2007), Genova (90,3%), Aosta (90,1%), Imperia (89,9%) e Trento (89,4%); tra le prime dieci ci sono anche Milano (88,5%) e Roma (87,5%).

Tra le province di passaggio, quelle cioè che esercitano la minore capacità di trattenimento, Crotone trattiene solo il 31,8% di coloro che hanno ottenuto un permesso di soggiorno nella provincia nel 2007, Caltanissetta il 46,5%, Foggia il 50,0%, Potenza il 53,4% e Trapani il 55,7%.

Diminuzione dei nuovi ingressi

Netta è stata la diminuzione di nuovi ingressi di cittadini stranieri non comunitari: durante il 2011 sono stati rilasciati 361.690 nuovi permessi, quasi il 40% in meno rispetto all’anno precedente. La diminuzione dei nuovi arrivi ha interessato le donne (-45,7%) più degli uomini (-33,6%). Per quanto riguarda gli albanesi, anche per loro si nota una netta diminuzione: da 48.330 nuovi permessi durante il 2010 a 25.006 nel 2011.

La riduzione dei nuovi permessi concessi interessa, in particolare, il Nord-est: nella ripartizione erano stati rilasciati circa 170 mila nuovi permessi nel 2010, mentre nel 2011 i nuovi ingressi sono stati poco più di 83 mila.

Si riducono notevolmente i nuovi permessi rilasciati per lavoro (oltre il 65% in meno); si contraggono, anche se in misura minore (21,2%), le nuove concessioni per famiglia.

Aumento dei permessi per motivi umanitari e asilo

Aumentano notevolmente i permessi rilasciati per asilo e motivi umanitari che passano da 10.336 nel 2010 a 42.672 nel 2011. Nel 2011 hanno rappresentato l’11,8% dei nuovi flussi, mentre l’anno precedente erano solo l’1,7% del totale. Tre sole cittadinanze coprono oltre il 50% del totale di questa tipologia di ingresso: Tunisia (27,5%), Nigeria (16,3%) e Ghana (7,4%).

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