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Renzi: “Governo lavori su riforma della cittadinanza e dell’immigrazione”

Il segretario del Partito Democratico: “Non possiamo tirare fuori questi temi solo in campagna elettorale. Perché due bambini che crescono insieme in Italia non sono tutti e due italiani?”

Roma, 17 gennaio 2014 – La riforma della cittadinanza e della legge sull’immigrazione devono essere nell’agenda di questo governo. È la linea del Partito Democratico, principale azionista dell’esecutivo guidato da Enrico Letta, ribadita dal neosegretario Matteo Renzi.

“Perché dobbiamo non avere il coraggio di dire che sui nostri temi abbiamo voglia di chiedere a questo governo di lavorare?” ha chiesto Renzi ieri pomeriggio durante la direzione nazionale del partito. “Io propongo in modo chiaro che il PD nella sua interezza di comunità esprima puntualmente le proprie proposte e il proprio impegno 2014 con una serie di interventi che siano facilmente verificabili, dove noi non ci tarpiamo le ali in partenza”.

“Non è possibile –ha aggiunto – che tutte le volte che si cerchi di fare una discussione sui temi di merito Alfano riparta su unioni civili, ius soli e Bossi fini, perché su questi temi noi abbiamo preso un impegno con la nostra gente che non possiamo tirare fuori solo in campagna elettorale. E io credo che sia difficile trovare un’intesa su questi temi perché loro li utilizzano strumentalmente, ma quando li incontri privatamente ti dicono che sui diritti si fa alla svelta a trovare il punto di incontro”.

“Il fatto – ha sottolineato Renzi – è che i diritti vengono utilizzati come lo strumento per vivere la paura, per cui, ad esempio, [con una riforma della cittadinanza basata sullo ius soli ndr] diventeremo la più grande sala parto del Mediterraneo”.

“Ma come si fa – ha chiesto il segretario del Pd – a non guardare in faccia un bambino in una scuola elementare e vedere lui e il suo compagno di banco, tutti e due nati nello stesso ospedale, tutti due con lo stesso accento strascicato fiorentino, tutti e due tifosi della stessa squadra , tutti e due innamorati della stessa ragazzina, tutti e due, ma uno è cittadino italiano e uno no perché semplicemente c’è una legge che non è al passo con i tempi? Come si fa a dire che questo non è un principio di giustizia?”.

“Il governo ha tutto il diritto di andare avanti – ha aggiunto Renzi – ma per andare avanti abbia  la forza di raccontarci una visione e un orizzonte”.

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