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Seconde generazioni e M5S. Cittadinanza simbolica anche a Parma

Il vicesindaco annuncia un riconoscimento per i figli degli immigrati nati in città. Per la riforma vera si guarda al Parlamento

Roma, 3 settembre 2013 – Al netto delle sparate di Beppe Grillo, la linea del Movimento 5 Stelle sulla riforma della cittadinanza sembra ormai chiara.

Basta dare un’occhiata al disegno di legge che i suoi deputati hanno presentato a Montecitorio. Dice che è italiano chi nasce in Italia da genitori che sono qui regolarmente da almeno un anno, oppure chi conclude un ciclo di studi.

Solo il Parlamento potrà cambiare davvero la legge, ma intanto a livello locale si stanno muovendo con riconoscimenti simbolici ai figli degli immigrati. Succede anche a Parma, la città guidata dal sindaco Federico Pizzarotti, il comune più importante amministrato dal M5S.

Ieri il vicesindaco Nicoletta Paci, nel corso della seduta della commissione Affari istituzionali nella quale si discuteva una mozione sullo ius soli presentata da un consigliere del Pd, ha annunciato l’intenzione di conferire automaticamente una “cittadinanza civica” ai bambini “stranieri” nati a Parma.

Tra le ipotesi sul tavolo, ci sono una cerimonia da tenere due volte l’anno oppure l’idea di insignire i bambini del Premio Sant’Ilario, una benemerenza cittadina. L’opposizione ha chiesto di fare chiarezza, magari con un mini-regolamento. Se ne riparlerà lunedì prossimo.

 

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