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Strage di Prato. Cinque arresti per il rogo nella fabbrica dormitorio

In carcere i gestori cinesi della “Teresa moda”, ai domiciliari gli italiani proprietari del capannone. Tra le accuse c’è omicidio colposo plurimo. Il primo dicembre 2013 morirono tra le fiamme sette persone

Prato, 20 marzo 2014 – Il primo dicembre scorso un incendio divampato in una fabbrica-dormitorio nella zona industriale di Prato uccise sette persone e ne ferì altre tre. Le vittime, cinque uomini e due donne, erano lavoratori cinesi che dormivano in cellette con pareti di cartone e cartongesso ricavate in un soppalco.

Stamattina la polizia e la Guardia di Finanza hanno arrestato cinque persone. Si tratta di Massimo e Giacomo Pellegrini, cittadini italiani proprietari del capannone andato e fuoco  e di tre cittadini cinesi, i gestori della ditta tessile “Teresa moda”. Sarebbe stato sequestrato anche un immobile.

Per i due italiani la procura ha disposto gli scattati gli arresti domiciliari, mentre per i cinesi, considerato il concreto pericolo di fuga, è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Le indagini erano scattate immediatamente dopo il rogo, tra i reati ipotizzati dagli investigatori ci sono omicidio colposo plurimo, disastro colposo, omissione di norme di sicurezza e sfruttamento di mano d’opera.

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