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Tunisini rimpatriati col nastro da pacchi sulla bocca. Queste le “normali operazioni” di polizia?

È successo ieri sul volo Roma – Tunisi. La foto shock di Francesco Sperandeo fa il giro dell’web: “Passeggeri indifferenti, mentre gli agenti che accompagnavano  i tunisini mi hanno detto che era una normale operazione di Polizia”.

Roma, 18 aprile 2012 – Fascette di plastica a bloccare i polsi e nastro marrone da pacchi intorno alla bocca. È il trattamento riservato a due cittadini tunisini rimpatriati ieri dalle forze dell’ordine con il volo Alitalia Roma – Tunisi delle 9:20.

A bordo anche altri passeggeri, compreso il film maker Francesco Sperandeo, che è riuscito a fotografare di nascosto la scena. L’immagine è una sola, inevitabilmente mossa perché rubata, ma restituisce lo sguardo di un uomo trattato in maniera disumana. E ci fa chiedere se, oltre al diritto di rimanere in Italia, sia giusto togliere anche la dignità ai migranti espulsi da questo Paese.

Contattato da stranieriinitalia.it a Tunisi dove si trova adesso, conferma per filo e per segno tutto quel che ha scritto nel suo profilo face book. “Questa è la civiltà e la democrazia europea. Ma la cosa più grave è stata che tutto è accaduto nella totale indifferenza dei passeggeri” commenta Sperandeo. Inutili le sue proteste con chi accompagnava i due tunisini: “Alla mia accesa richiesta di trattare in modo umano i due mi è stato intimato in modo arrogante di tornare al mio posto perché si trattava di una normale operazione di polizia… “

Quanto sia “normale” tappare la bocca col nastro adesivo ai migranti rimpatriati dovrebbe ora chiarirlo il ministero dell’Interno.

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