Mentre ci divide ormai solo un giorno dalle elezioni, da quanto scritto e detto, possiamo affermare che questa tornata è la più sentita fino ad ora dagli albanesi in Italia. Per numero di candidati, senz’altro. Speriamo anche per numero di quanti andranno a votare, esercitando il proprio diritto, a prescindere da quale lista sceglieranno, o se voteranno oppure no un candidato di origine albanese.
Di tutti i candidati italo-albanesi, Geri Ballo, è l’unica che mette d’accordo tutti: è lei la persona da votare e far votare per il parlamento europeo.
Giovane, nata a Tirana e cresciuta in Italia, preparata e con tante esperienze alle spalle, dall’associazionismo alla diplomazia, è la persona giusta per l’Europa di oggi, che ha bisogno di linfa nuova dalla mente aperta, di gente veramente in gamba, che può cambiarla ma non sfasciarla.
Tanta stima arriva per Ballo dalla comunità.
“Voterei Geri Ballo perché sono convinta che lei continuerà a portare avanti le sue battaglie ma in una scala più grande e più utile per tutti” – afferma la scrittrice Anilda Ibrahimi. “Sorvolo volutamente sulla parola integrazione, perché la trovo fuori luogo in questo contesto, la sua candidatura va sostenuta da un elettorato ampio che potrebbe rispondere male a questa parola, personalmente la trovo dannosa: perché è doveroso per ogni cittadino nuovo, concludere il suo percorso di integrazione, sia un operaio, medico, politico o altro; non è un titolo di merito. Geri, ma anche gli altri, vanno votati non come albanesi integrati ma come i nuovi cittadini italiani. Io, piuttosto, come italiana, voterei Geri Ballo per un nuovo stile legislativo europeo più vicino ai cittadini, per ricollegare l’Europa all’Italia, per uno sviluppo europeo del sud. Dove individuo tre parole d’ordine: riavvicinamento, collegamento, sviluppo, una conseguente all’altra”.
“Le sue esperienze internazionali daranno un contributo a mettere mano sulla legislazione spesso iperburocratica e cervellotica di Bruxelles nel senso della trasparenza e dell’usabilità riavvicinandola ai bisogni reali dei cittadini, che siamo noi. – continua Ibrahimi – Aver lavorato per l’integrazione della propria comunità diventa molto utile in chiave di portare avanti presso le istituzioni dell’Unione le problematiche italiane derivanti spesso da una mancata capacità di comunicazione e di pratica con quelle istituzioni stesse (con conseguente emarginazione degli italiani che oggettivamente contano poco in quei paraggi). La forza di Geri Ballo sta nel suo percorso e nelle sue origini, origini di cui va molto fiera ma che non ha usato in alcun modo per toccare i tasti pietosi che richiamano l’elettorato a votare sotto il sentimento paternalistico di chi sta dall’altra parte, la ragazza albanese che ce l’ha fatta, anzi, con garbo è andata oltre ponendosi come interlocutrice alla pari con gli altri candidati e soprattutto in un dialogo chiaro ed efficace con l’elettorato senza il pressappochismo e l’infantilismo che colpisce la politica odierna, che spesso fa capire che se vieni eletto ottieni una sorta di potere autocratico tale da poter cambiare il mondo. Lei, con fermezza, ha indicato solo la direzione verso la quale indirizzerà il suo lavoro”.
“Spero che Gerarta Ballo sia eletta, perché penso che sia il fulcro e la migliore rappresentazione di questa Europa in rapido cambiamento” – è l’augurio dello scrittore e avvocato Darien Levani.
“Spero che il suo bagaglio e la sua identità molteplici siano messe al servizio della comunità, perché io ho paura! Ho veramente paura per il nostro futuro europeo: ho paura dell’ignoranza istituzionale che regna il vecchio continente, ho paura di chi semina odio per le persone che stanno al di la del confine e trova un terreno fertile. Ho paura di chi vuole buttare, con l’incoscienza dell’egoismo, 70 anni di cooperazione europea nel pattume dell’indifferenziata. – continua Levani – Ho paura di chi sta erodendo la fiducia nelle istituzioni, tutte, per meri interessi meschini e personali. Ho paura perché, da culla della civiltà e della democrazia, qualcuno vuole farci diventare il suo cimitero! E ho paura perché questa battaglia è troppo grande, troppo storica, viene combattute con nuove regole. Ecco, voglio delegare Geri Ballo e persone come lei a combatterla con me, ed augurarle buona fortuna: ne va del nostro futuro”.
“Se conoscerti è stata una ricchezza, sostenerti nel tuo bel viaggio politico diventa una causa. La causa di tutti quelli che scelgono di nutrire la mente e non di sfamare la pancia” sono le parole della professoressa universitaria Enkelejda Shkreli in una lettera aperta a Geri Ballo.
“Molti ti lodano e ti ringraziano per tutto ciò che hai fatto per gli arbëreshë e gli albanesi, per il diritto delle minoranze linguistiche e culturali. E fanno bene a riconoscerti questi indiscutibili meriti. I quali secondo me sono solo una piccola parte della tua personalità. – continua Shkreli, tra le prime sostenitrici di Ballo – Tu parli alle menti delle persone, e non alle loro pance; tu entri sempre umanamente tra gruppi di persone e non ti metti in mostra in comizi assurdi e coreografici, tu vedi le minoranze non come nicchie ma come un tassello essenziale e bello di un intero mosaico di cultura e patrimonio di un intero continente, che per come la vedi tu è una grande famiglia di popoli, l’Europa dei popoli, e quindi cara Geri chi meglio di te può rappresentarci? L’Europa prima di tutto è spirito, lo spirito libero che viene da menti libere. E la libertà della mente rimane la battaglia più bella dei nostri tempi”.
Per Afërditë Shani, “Geri Ballo è la virtù che in politica, faticosamente e non tramite slogan, può rappresentare il modo con cui sconfiggere l’ignoranza, che un Grande paese come l’Italia sta vivendo”.
“Sul piano politico italiano, – continua Shani – Geri mostra la ragione impersonificata e motivo per cui personaggi come Salvini non possono aver ragione. Lei è profondamente inserita e condivide il tessuto societario senza basarsi sull’esaltazione del disagio e del peso dell’inutilità. Lei rappresenta anche quell’opportunità che l’Italia deve portare avanti, per uscire dal buio in cui è capitata, e di cui l’Europa ne ha bisogno per progredire. Geri Ballo è un ottimo esempio di chi è pienamente cosciente delle problematiche e delle opportunità della diaspora e allo stesso tempo è preparata e in grado di potersi sedere a tavoli più alti di decisioni diplomatiche e politiche europee per decidere su tematiche che ci riguardano. Pertanto, è l’elemento su cui dobbiamo poggiare la nostra fiducia perché lei al meglio può presentare un Albania già europea, quella dei cittadini già europei”.
“Geri è come vorrei che fosse l’Europa, consapevole delle ricchezze delle tradizioni, della storia e delle risorse dei popoli che ne fanno parte e intrecciare queste risorse per lo sviluppo comune. Persone come lei cambieranno l’Europa, ne sono certa” scrive Esmeralda Tyli che conosce Geri Balla da tanti anni.
“Conosco i passi che ha fatto, – continua – con umiltà, grande umiltà. Una crescita quotidiana la sua. Con i piedi per terra, con lungimiranza, studiando molto, attiva nei temi del sociale e della cultura. La sua campagna elettorale mi piace anche perché guarda i temi a 360 gradi. Non ghettizzata come “la straniera” che parla solo di immigrazione, bensì pluritematica. Segno non solo della conoscenza profonda dell’Italia e dell’Europa, ma segno di una preparazione profonda. Ma segno anche di grande lungimiranza. Le faccio i miei complimenti. E ha tutto il mio sostegno in questa strada che sta percorrendo”.
“Geri merita essere appoggiata pienamente e profondamente prima di tutto da noi connazionali albanesi, ma anche dai giovani italiani e quelli italiani che credono ancora all’onesta, al volto pulito e alla freschezza delle idee e alla tenacia nell’impegno, come sanno fare tutte le Donne Albanesi!” dichiara Klodiana Çuka.
“Credo fortemente che Geri Ballo sia un valore aggiunto, non solo per il sud dell’Italia, circoscrizione nella quale si candida, ma anche per il pieno inserimento dell’Albania nell’Unione Europea. E parte proprio da queste motivazioni la nostra forza di presentazione e di convincimento per far votare Geri Ballo. Io lo dico con convinzione: votare Geri Ballo, per un Europa Unita e più Giusta ed Equa per tutti!” conclude Çuka.
“Per la convivenza civile e per l’evoluzione della Democrazia italiana; se si crede in questo s’investa politicamente in “più Ballo” ed in meno poltronai di professione” scrive il giovane Bruno Leka.
“Geri Ballo è esempio virtuoso di prima generazione completamente integrata, spiega nel suo intervento – che lavora da anni nel mondo dell’intercultura, e che ai miei occhi non è solo un candidato che rappresenta gli italo-albanesi, ma piuttosto una visione di incontro tra persone e culture diverse come ricchezza, a differenza di quello che ci stanno mostrando oggigiorno i mass media. Sia Geri una guida per la comunità albanese in Italia ed un esempio per giovani, Nuovi Italiani che fanno attività politica giorno dopo giorno per cambiare le proprie realtà”.
”Geri Ballo è un ponte tra il Sud Italia e Bruxelles passando per Tirana” scrive Ela Daci.
“È in gamba, anche lei come tanti giovani albanesi ha fatto i suoi sacrifici e oggi si trova candidata per il Parlamento Europeo. Lei è la voce dei giovani che guardano verso l’Europa come opportunità. Geri è la candidata ideale in quanto sensibile ai temi dell’emigrazione, dello sviluppo e della crescita economica, della cooperazione internazionale, della cultura e tanto altro. In questo periodo specifico c’è bisogno di avvicinare l’Europa ai cittadini. Credo che Geri contribuirà a rendere il sogno Europeo ancora migliore”.
Gjergji Kajana ritiene “la candidatura di Geri Ballo all’Europarlamento la più interessante novità tra tutte le candidature albanesi”. “Per il valore personale della candidata giornalista, studiosa ed ex-diplomatica) e per la forza inclusiva del partito nel quale si candida, il Partito Democratico, il principale partito antipopulista d’Italia ed è quello più inclusivo nei riguardi degli stranieri. – spiega – Geri ha avuto il grande coraggio di fare il salto di candidarsi per una carica elettiva europea e mantiene quello di dire di essere una candidata dell’inclusione dei stranieri in Italia, in funzione antipopulista. Per gli albanesi d’Italia il suo nome sulla lista per l’Europa di un grande partito è una vittoria di tutta la comunità. Noto con piacere che, oltre alla valorizzazione di politiche per i giovani (nel Centro-Sud la disoccupazione giovanile è una piaga secolare), tratta nei suoi discorsi anche l’importanza di attrarre per le regioni dove si candida dell’uso dei fondi strutturali europei proprio nell’ottica di questa attenzione a questi interventi”.
Appoggiano la candidatura di Geri Ballo tante figure note albanesi e italiane.
A cominciare dal presidente della Repubblica Ilir Meta: “È brava attivista e studiosa delle migrazioni, con esperienza anche nel mondo della diplomazia, Geri si è distinta come importante voce della comunità Arbëresh e italo – albanese in Italia. È un segno di piena integrazione, lavoro e dedizione degli italo-albanesi nel momento in cui l’Albania chiede di diventare parte dell’UE. Fiducioso che il grande sostegno degli Arbëresh e degli Albanesi in Italia non mancherà nelle regioni meridionali in cui Geri è candidata, auguro molti successi a Geri Ballo nella corsa al Parlamento Europeo”.
Appoggia la sua candidatura e spera la sua vittoria l’ambasciatore albanese a Roma Anila Bitri Lani: “La candidatura di Geri è un fatto che mi fa gioire. Ho avuto l’opportunità di conoscerla da vicino, di apprezzare le qualità e le capacità professionali di Geri. Spero che vinca queste elezioni”.
Il senatore PD Tommaso Nannicini invita gli elettori del suo partito che vivono al Sud di scrivere Ballo sulla scheda elettorale. “Perché Geri Ballo è una candidata giovane, competente, europea per visione e biografia. è nata in Albania e poi ha vissuto e lavorato in Italia. Ma soprattutto è piena di idee, di visione per come cambiare l’Europa e rendere più forte l’Italia e il Mezzogiorno in Europa”.
“Mi ha affascinato il modo in cui sa entrare in sintonia con le persone, facendosi carico dei loro problemi con intelligenza ma senza false promesse” sottolinea il senatore in un breve videomessaggio.
“Smettiamo di lamentarci che i politici non ci piacciono – conclude il suo messaggio – e mandiamo in Europa persone competenti, piene di energia e di visione. Vota PD e al Sud scrivi BALLO”.
Parole di apprezzamento anche da Livia Turco, esponente PD, ex parlamentare in diverse legislature, due volte Ministro della Repubblica (della Solidarietà sociale e della Salute): “Posso dire con convinzione che Geri Ballo e tutti i nuovi cittadini come lei porteranno in Europa un segnale su come si fa la politica, che se è giusta porta all’inclusione piena dei nuovi cittadini che arricchiscono i paesi e l’Unione intera di nuove culture e vissuti… Auguro che da queste elezioni escano vincitori più nuovi italiani possibili, auguro che vengano elette quante più donne, cominciando da Geri Ballo”.
Tra i sostenitori della candidatura europea di Geri Ballo, anche il famoso scrittore, ex ministro e ambasciatore dell’Albania, Besnik Mustafaj: “Ora che il giorno delle elezioni si sta avvicinando, mi viene anche a me da dire da Tirana: I have a dream. Il mio sogno è quello di vedere Geri Ballo al parlamento europeo. Sarebbe qualcosa che nessuno mai avrebbe immaginato: un albanese al parlamento europeo. Con la mia stima per Geri Ballo, sono convinto che renderà orgogliosi tutti noi, i suoi compatrioti. Specialmente gli albanesi che vivono nell’Italia del Sud e che hanno diritto di voto, hanno il dovere di sostenerla a nome di tutti gli albanesi. Vi prego, fatelo!”.