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Alla 18enne albanese Lina Alushi un premio speciale del Concorso letterario Lingua Madre

Premio Speciale Rotary Club Torino Mole Antonelliana del  VIII Concorso letterario nazionale Lingua Madre va ad Lina Alushi per  il racconto La mia bisnonna si chiama Gjylsyme: il valore della libertà

Non mancano nemmeno quest’anno le vincitrici albanesi del VIII Concorso letterario nazionale Lingua Madre, ideato da Daniela Finocchi e destinato alle donne straniere residenti in Italia. Il premio speciale di Rotary Club Torino Mole Antonelliana è andato a Lina Alushi per il suo racconto La mia bisnonna si chiama Gjylsyme: il valore della libertà con la seguente motivazione: “Attraverso le vicende della bisnonna Gjyslyme, narrate dalla pronipote con uno stile semplice, immediato e capace di suscitare nel lettore forti emozioni, viene offerto uno straordinario affresco dell’Albania durante il periodo più buio della sua storia recente, nel quale si esalta la libertà, individuale e collettiva, come valore imprescindibile per ciascun individuo e comunità. Senza indulgere alla lirica, la giovane scrittrice testimonia con il suo racconto l’amore per la Patria d’origine e la volontà di non perdere le proprie radici. Il racconto, nonostante le grandi sofferenze patite dalla protagonista nel corso della sua vita, ci indica un cammino di positività e di entusiasmo che, crediamo, siano alla base e nello spirito del Concorso Lingua Madre”.

Lina Alushi, nata il 10 novembre 1995 a Tirana, vive a Novara da quasi quattordici anni. Frequenta il quarto anno dell’Istituto Tecnico Economico “Mossotti” della città.
“Sono cresciuta qui ma non ho mai dimenticato le mie origini. Sono molto legata al mio Paese sebbene io non ci vada spesso” dice di se stessa. “Quando la professoressa mi parlò di questo concorso, fui molto contenta di partecipare. Credo sia stata l’occasione perfetta per raccontare la storia della mia bisnonna. Una storia che merita di essere raccontata”.

Le scrittrici albanesi sembrano abituate ormai al podio del concorso Lingua Madre. L’anno scorso, oltre alla vincitrice Migena Proi, tra le dieci finaliste c’era anche Irma Kurti. Nel 2011, arrivò terza al concorso Genarda Brace, all’età di solo 11 anni. Nel 2010, il prestigioso premio Lingua Madre è andato a Kamela Guza, mentre il premio speciale di Torino Film Festival a Leoreta Ndoci. Nel 2009 il concorso venne vinto da un’altra scrittrice albanese, Alketa Kosova.

Quest’anno il primo premio del concorso Lingua Madre va a Gül Ince (Turchia), Karla Pegorer Dias (Brasile), Irina Turcanu (Romania), Federica Ramella Bon (Italia) per la sezione Donne Italiane. Oltre che a Lina Alushi, altri premi speciali sono andati a Fatima Ameraouy (Marocco, Premio Speciale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo),  Anastasia Rouchota (Grecia, Premio Speciale Slow Food-Terra Madre), Anna Belozorovitch (Russia, Premio Speciale Torino Film Festival). I premi verranno consegnati lunedì 20 maggio alle 13,30 allo Spazio Piemonte, padiglione 3, da Migena Proi, vincitrice del VII Concorso letterario nazionale Lingua Madre.

Red. Shqiptari i Italisë

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