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Cittadinanza italiana. “18 anni… in Comune!” – tutti i passi da fare

Ecco come possono diventare italiani i ragazzi nati e cresciuti in Italia. ANCI, Save the children e Rete G2 aggiornano la loro guida

Roma, 16 luglio 2014 – Uno straccio di ius soli, in Italia, esiste già. I figli degli immigrati nati e cresciuti in Italia possono chiedere la cittadinanza quando raggiungono i 18 anni. Basta una domanda in Comune, ma hanno solo un anno per presentarla. Come si fa? È tutto spiegato in “18 anni… in COMUNE! – I tuoi passi verso la cittadinanza italiana”, guida realizzata da ANCI, Save the children e Rete G2 e appena aggiornata con le ultime novità normative.

“Diventare cittadini italiani vuol dire essere riconosciuti parte integrante del tessuto sociale nel quale si e’ nati e cresciuti: senza questo riconoscimento non possiamo realizzare politiche sociali volte all’inclusione” ricorda il delegato ANCI all’Immigrazione, Giorgio Pighi. “La nostra societa’ multiculturale, multietnica e multilinguistica chiede coerenza da parte delle istituzioni e cio’ a partire dalla modifica della legge sulla cittadinanza, proprio in considerazione di questa nuova composizione della comunita’. Ci auguriamo che la fruttuosa collaborazione, avviata con Save the Children e Rete G2, possa proseguire per insistere nel cammino intrapreso: sollecitare le istituzioni ad essere piu’ consapevoli della realta’ dei territori, a partire dal tema della cittadinanza’’.

‘’Sono piu’ di 800 mila i bambini e i ragazzi di origine straniera nelle scuole italiane – dichiara Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia Europa di Save the Children Italia – si tratta di una presenza significativa di studenti considerati ‘stranieri’ solo a causa della nazionalita’ estera dei genitori, mentre sono una parte importante dell’identita’ del nostro paese. Con ANCI e Rete G2 abbiamo verificato l’impegno di moltissimi Comuni – di piccoli e grandi centri, al nord come al sud – volto a valorizzare la loro presenza nelle comunita’ locali. Auspichiamo che questo impegno venga assunto anche dal Parlamento, con il varo di una nuova legge sulla cittadinanza che finalmente promuova l’integrazione’‘.

‘‘La campagna  18 anni in Comune – dichiara Mohamed Tailmoun, portavoce della Rete G2 Seconde Generazioni – ha rappresentato un’opportunita’ straordinaria di collaborazione con due realta’ molto impegnate in iniziative volte a favorire  la promozione dei diritti di cittadinanza per le seconde generazioni. Il percorso che oggi si conclude, oltre ad aver  favorito  importanti  semplificazioni, ha prima di tutto  promosso una relazione di forte vicinanza  tra il Comune e ragazzi che diventeranno cittadini. L’auspicio e’ di poter contare sul fondamentale supporto dei nostri Sindaci  anche nella battaglia di civilta’ per una legge sulla cittadinanza piu’ aperta verso i figli dell’immigrazione’‘.

Scarica: “18 anni… in COMUNE! – I tuoi passi verso la cittadinanza italiana”

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