in

Cittadinanza minori. “Leggi e politica arretrate, gli italiani sono più aperti”

Il rapporto del Censis sulla situazione sociale del Paese. “Disparità di trattamenti anche perché manca uno standard europeo”

Roma, 7 dicembre 2012 – La mancanza di uno standard Ue sulle cittadinanza crea disparità. E l’Italia è in ritardo soprattutto sulle seconde generazioni, con leggi e politica che non stanno al passo nemmeno con l’opinione pubblica.

Lo dice il Censis nel Rapporto 2012 sulla situazione sociale del Paese, presentato oggi a Roma.

“All’interno dei Paesi membri dell’Unione europea – si legge nel capitolo dedicato a sicurezza e cittadinanza –  vigono normative e procedure profondamente diverse in merito al diritto di cittadinanza, ma è sempre più urgente la necessità di individuare standard europei comuni. Tali differenze, infatti, rischiano di produrre condizioni giuridiche non omogenee per i cittadini di origine straniera, con una conseguente disparità di trattamenti”.

“La normativa italiana – nota poi il Censis – si rivela decisamente arretrata quando si procede all’esame delle regole per l’acquisizione della cittadinanza da parte dei minori stranieri. Il bambino straniero nato nel nostro Paese, infatti, potrà diventare cittadino italiano solo al raggiungimento della maggiore età, a patto che abbia risieduto ininterrottamente sul nostro territorio e che dichiari entro un anno di voler acquisire la cittadinanza italiana”.

Questo mentre l’opinione pubblica sembra orientata verso un approccio più morbido e favorevole al riconoscimento dello ius soli: il 72,1% degli italiani si dichiara favorevole al riconoscimento della cittadinanza per i figli degli immigrati nati nel nostro Paese. Eppure, sottolinea il rapporto, “la spinta verso un rinnovamento che viene dall’opinione pubblica non trova riscontri sul piano politico. Al momento giacciono in Parlamento numerose proposte di legge e anche l’iniziativa popolare lanciata nell’ambito della campagna “L’Italia sono anch’io”, che ha riscosso un grande consenso, al momento non ha sortito risultati”.

 

Flukset. Nis dërgimi i kërkesave për konvertimet e lejeqëndrimeve

Neritan Ceka mund të jetë ambasadori i ardhshëm i Shqipërisë në Itali