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Elvira: “Lotteremo affinché gli Italiani senza cittadinanza vengano riconosciuti anche di diritto”

Elvira Ricotta Adamo, 29enne, nata nelle Filippine e cresciuta in Sicilia, dove è arrivata quando aveva solo 12 giorni, dopo l’ennesimo rinvio della discussione della Riforma al Senato, non usa mezzi termini: “Siamo delusi e traditi dai nostri interlocutori politici che negli ultimi mesi hanno millantato la necessità di questa riforma che loro stessi hanno definito “riforma di civiltà”. Riforma che, evidentemente, non era battaglia politica così forte da valere ad esempio la fiducia o così preminente e importante per loro da valere l’ulteriore braccio di ferro con le altre forze di maggioranza”

 

Codardi. Vorrei che adesso ci guardaste negli occhi come avete fatto negli ultimi mesi stringendoci le mani e assicurandoci che avreste fatto tutto il possibile per la Riforma perché si trattava di una “Riforma di civiltà”.
Codardi. Vorrei avere i video di tutti gli incontri fatti, le dichiarazioni rilasciate e le bandierine sventolate in cui vi stampavate sul petto lo stemma dei paladini della giustizia.
Codardi. Noi non smetteremo di lottare perché i politici (e le poltrone) passano… la Politica resta. La storia prima o poi ci darà ragione e noi saremo lì ad aspettarvi
”. Queste parole scriveva nel suo profilo facebook il giorno quando il Governo ha deciso di rinviare per dopo la pausa estiva la discusione sulla riforma della cittadinanza in Senato.
La Riforma non riguarda soltanto gli oltre 815.000 bambini e ragazzi che sono cresciuti in Italia ma tutta la società civile e politica del nostro Paese. Il PD e le altre forze di centro sinistra hanno l’onore e l’onere di portare a casa questa riforma e noi non smetteremo di lottare affinché vengano riconosciuti anche di diritto gli Italiani senza cittadinanza!”. Lo la affermato ieri al Seminario “Pace, Accoglienza e Sicurezza” organizzato alla Camera dei Deputati da Sinistra Dem.

Si tratta di Elvira Ricotta Adamo, 29 anni, italiana, nata nelle Filippine e cresciuta in Sicilia, dove è arrivata quando aveva solo 12 giorni. È fondatrice e membro del direttivo di QuestaèRoma, associazione che si batte contro ogni forma di discriminazione, e nelle file del movimento “Italiani senza Cittadinanza” combatte per vedere al più presto approvata la riforma della cittadinanza. Gli stessi concetti che ribadisce anche per Shqiptari i Italisë in una breve intervista che ci ha rilasciato:

Shqiptari i Italisë: Come si è sentita quando ha saputo della marcia indietro del primo ministro Gentiloni sulla riforma?

Elvira Ricotta Adamo: Le dichiarazioni di Gentiloni e quindi dell’attuale Governo sono figlie di beghe di partito e partite di scacchi tra le varie fazioni che vedono, come unici perdenti, ancora una volta, gli oltre 815.000 bambini e ragazzi nati e/o cresciuti in Italia. Ci sentiamo delusi e traditi dai nostri interlocutori politici che negli ultimi mesi hanno millantato la necessità di questa riforma che loro stessi hanno definito “riforma di civiltà”. Riforma che, evidentemente, non era battaglia politica così forte da valere ad esempio la fiducia o così preminente e importante per loro da valere l’ulteriore braccio di ferro con le altre forze di maggioranza.

Cosa ne pensa del testo della riforma?

Paula Baudet Vivanco, Marwa Mahmoud, Youness Warhou, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, Rossella Giulia Caci ed Elvira Ricotta Adamo durante una delle tante manifestazioni in piazza organizzate a favore della riforma

Aspettiamo una riforma della legge 91/92 da 25 anni. Nel corso di tutto questo tempo abbiamo visto un susseguirsi di innumerevoli disegni di legge in merito (centro sinistra, centro destra, popolari), addirittura si era arrivati a una ventina di ddl presentati in contemporanea. Come società civile abbiamo promosso il testo proposto nella Campagna “L’Italia sono anch’Io” ed era quello il nostro traguardo.
Il testo attualmente in discussione al Senato è ovviamente il risultato di un taglia e cuci delle tante proposte, un compromesso accettabile per portare a casa la riforma. Ovviamente alcuni aspetti andrebbero smussati a mio avviso ma si tratta sempre di un ottimo punto di partenza per provare a riportare il nostro Paese in linea con il resto d’Europa.

Cosa direbbe ai politici italiani e all’uso che alcuni di loro stanno facendo di questa riforma?

Il tema dello IUS SOLI è stato sempre tema di propaganda da parte di tutte le fazioni politiche. Adesso si entrerà in campagna elettorale quindi a maggior ragione ci saranno venti che soffieranno ovunque su questo tema. Quello che a noi importa è che questa Riforma venga approvata al più presto, lo stop del Governo e il possibile ritorno alla Camera fanno tristemente pensare che non si arriverà all’approvazione entro fine anno e quindi… entro fine mandato. Noi re(si)steremo per ricordare ad ognuno di loro di non dimenticarsi di quasi 1 milione di bambini e ragazzi.

E a chi gioisce per il fatto la riforma non va avanti?

Gli unici a vincere in questo scenario sono le destre e i populismi che stanno cavalcando quest’onda per paragonare, senza sosta e senza ritegno, il tema della cittadinanza con “l’emergenza” sbarchi e con

Pensa che prima o poi i senatori ce la faranno a portare a termine la riforma?

Noi continuiamo a credere nella politica, siamo consapevoli che il cambiamento passi da lì, per questo motivo noi non molleremo e re(si)steremo. Il nostro compito sarà quello di essere una continua spina nel fianco per Governo e Parlamento fino a quando questa Riforma non verrà approvata.

 

Fioralba Duma, un’italiana senza cittadinanza, in prima linea per la riforma

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