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Erika De Nardo e gli albanesi

Dieci anni fa, a Novi Ligure, assieme al suo fidanzatino, Omar, massacrò la madre e il fratellino e accusò dell’omicidio un albanese. Da oggi, lei è una donna libera, mentre i pergiudizi sugli albanesi continuano a farsi sentire

Erika oggi
Roma, 6 dicembre 2011 – Erika De Nardo, la spietata assassina di sua madre e del suo fratellino, massacrati nella loro villetta di Novi Ligure (Alessandria) il 21 febbraio del 2001, per la legge italiana ha scontato la sua pena per quell’efferato delitto ed e’ ora una donna libera.

La ragazzina sedicenne che con il fidanzato di allora, Omar Favaro, anch’egli ora libero, aveva ucciso con 96 coltellate nella loro villetta la madre, Giusy Cassini, 42 anni e il fratellino Gianluca, di solo undici anni, adesso e’ una giovane donna di 27 anni che si e’ laureata a pieni voti in Filosofia.

In quei giorni che scioccarono l’Italia intera, Erika e Omar dettero inizialmente la colpa ad un albanese, e grazie ai media e ad una buona parte della politica, tutta l’opinione pubblica si mise contro tutti gli albanesi. Rispolverando vecchi numeri del giornale, abbiamo trovato un  articolo  interessante, con alcuni dei più eclatanti casi di autogol di persone che hanno gridato all’albanese per nascondere le proprie efferatezze o anche per approfittarne politicamente che vi invitiamo a leggere. Si chiamava “Il giorno degli sciacalli”.

Quello di Novi Ligure è stato forse l’episodio più grave addebitato ingiustamente agli albanesi, ma non l’ultimo. Altri ne seguirono negli anni.

Oggi capita molto più di rado, ma comunque capita. L’ultimo caso, soltanto pochi giorni fa. Nel forum di Romanotizie.it, si trovava la notizia in cui, di una rapina, si accusavano gli albanesi. Ma anche in questo caso, nessun riscontro reale a prova di quanto si affermava: gli aggressori erano a volto coperto, e (come spesso sentiamo dire) avevano un forte accento slavo. A onor del vero la notizia fu ben presto tolta dal sito.

 

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