“Per i nostri genitori, per tanti di noi con anni di lavoro in Italia e Albania ho sottoscritto la petizione per la stipula di un’accordo tra i due paesi per assicurare agli albanesi in Italia e agli italiani in Albania il diritto alla pensione. Firma anche tu!”. Con queste parole, a metà dicembre, il famoso ballerino Kledi Kadiu invitava nei social i suoi amici a sottoscrivere la petizione per il sostegno dell’accordo italo-albanese per la tutela sociale, cosa che personalmente aveva già fatto appena la petizione era pubblicata.
Essendo tra i tanti che si interessa a quanto si fa su questa questione gli scrivo “Bravo Kledi” e lo ringrazio del sostegno.
“È una giusta causa, quindi do il mio contributo come posso” taglia corto lui.
Për prindërit tanë, për shumë nga ne që kanë punuar në Shqipëri e Itali kam nënshkruar peticionin për arritjen e një…
Pubblicato da Kledi Kadiu su Sabato 12 dicembre 2020
Non è la prima volta che il ballerino albanese più famoso in Italia sostiene iniziative del genere. Solo poco tempo fa, l’Ambasciatrice d’Albania, nell’intervista rilasciata ultimamente alla testata Diaspora Shqiptare, ha ringraziato Kledi Kadiu, insieme a Igli Tare e Lorik Canaj per “la solidarietà dimostrata contribuendo finanziariamente al sostegno di alcuni nostri connazionali bloccati in Italia nella prima fase della pandemia”.
Negli anni siamo abituati ad ascoltare e scrivere di Kledi Kadiu come per il famoso ballerino della televisione e della scena italiana; per la partecipazione pluriennale a Buona Domenica oppure ad Amici di Maria de Filippi, prima come ballerino e poi come professore e membro di giuria, per i suoi programmi da lui diretti su RAI5 “Step – Passi di danza” e “Progetti di danza”, per la lunga tournée con il suo spettacolo “Non solo Bolero”, per la partecipazione al film “La nave dolce” come uno dei testimoni dell’esodo degli Albanesi con la Vlora.
Ma non solo.
Sono i suoi impegni nel sociale che hanno dato ancora più lustro alla sua carriera e hanno aumentato le file dei suoi ammiratori, tra italiani e albanesi. Kledi è stato Ambasciatore UNICEF, Testimonial per i diritti dei bambini e degli adolescenti, Testimonial dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), Testimonial della Pigotta, la bambola di stoffa venduta per raccogliere fondi per i bambini nei paesi in via di sviluppo, Personalità europea 2014 per “i continui risultati come ballerino e coreografo e per la sua dedizione come testimonial per varie cause sociali”, Testimonial ufficiale degli eventi “Albania-Italia. “Due popoli, un mare, un’amicizia”. Insieme ad Anbeta Toromani ha organizzato il grande spettacolo “La prima volta”, omaggio all’Albania nel suo 100° anniversario dell’Indipendenza che ha riunito al Brancaccio di Roma i migliori ballerini albanesi di tutto il mondo. Kledi è tra i grandi artisti albanesi riuniti nel Gala organizzato l’anno scorso dall’amico e collega Bernard Shehu per raccogliere fondi in aiuto delle famiglie persone colpite dal terremoto. Perché, come diceva a Shqiptari i Italisë quando con UNICEF andò in Bangladesh, “La carriera non è tutto nella vita”.
“Giusto! L’ho detto molto bene – sorride oggi per un attimo. Ma presto diventa serio. – Impegnarmi per il bene degli altri è qualcosa che mi fa stare bene e ringrazio i miei genitori che mi hanno educato in questo modo. Per quanto riguarda i risultati ottenuti nella professione, non smetto di ringraziare i miei maestri in Albania, la scuola di danza albanese che ha cresciuto ottimi ballerini apprezzati oggi in tutto il mondo”.
Mentre leggi quanto scritto su di lui sul web, si nota che oltre a ringraziare i suoi insegnanti, una cosa che fa spesso è dedicare premi e titoli agli albanesi. “Vero. Lo faccio perché sono consapevole che in Italia ci sono tanti, tanti connazionali onorati, gente per bene, che meritano il rispetto dell’opinione pubblica, ma che in passato hanno subito l’immagine negativa creata dalla stampa, aiutata da qualche caso di cronaca nero”.
Per i suoi successi nella professione e, soprattutto, per il suo impegno nelle cause sociali, ti convinci che Kledi Kadiu merita ogni giorno l’onorificenza “Ambasciatore della Nazione”, che il Presidente dell’Albania Alfred Moisiu gli ha riconosciuto nel 2004 per “la dignitosa rappresentazione dell’immagine e i valori dell’Albania nel mondo” e quella di “Gran Maestro” che il presidente Bamir Topi gli ha riconosciuto nel 2012 come “talentoso ballerino della scuola albanese che ha svolto un ruolo importante nell’elevare l’immagine dell’Albania in Italia”.
Progetti per il futuro?
“L’anno che ci stiamo lasciando alle spalle è stato difficile, difficile per tutti. Anche le feste di fine anno saranno insolite. Avevo programmato di tornare a casa con la mia famiglia per trascorrere del tempo con i miei genitori e mia sorella, ma è impossibile. Come tanti, tanti altri, saremo lontani: i miei genitori a Tirana, la sorella in Germania e io qui. Approfitto di questa intervista per stringerli forte in un abbraccio virtuale.
Professionalmente parlando, il prossimo anno spero di poter riprendere i nostri impegni, le nostre attività interrotte bruscamente dieci mesi fa. Spero che noi, artisti e tutti i dipendenti dello spettacolo e dell’arte, possiamo ricominciare a lavorare. Ne abbiamo bisogno noi, ne ha bisogno l’intera società.
In questi giorni, auguro ai lettori e a tutti i connazionali di trascorrere serene Feste e di avere un nuovo anno in salute e prosperità. Gëzuar!”.
Keti Biçoku
Në gjuhën shqipe në Diaspora Shqiptare: Gëzuar nga Kledi Kadiu…