in

Katër i Radës. Che cos’è cambiato nelle politiche migratorie 20 anni dopo la tragedia

Riflessioni sull’Accoglienza e sull’Integrazione dei migranti giunti in Italia, ieri dal Mar Adriatico e oggi dal Mar Mediterraneo. Questi i temi al centro del Convegno Nazionale, promosso da Integra Onlus e dal C.N.E.L. (con il suo organismo dedicato O.N.C.), con il Patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica di Albania in Italia, della Lega Italiana dei Diritti Umani (L.I.D.U.) e dall’Università del Salento (Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo). I lavori, svoltisi nella sede del CNEL (Parlamentino ) il 28 marzo, dalle ore 10.30 alle 13.15.

L’iniziativa ha voluto così commemorare il Ventennale della tragedia della motovedetta albanese “Kater I Rades”, che fu affondata nel Canale di Otranto il 28 Marzo 1997, provocando molte vittime, tra cui tanti bambini e donne, con la riproposizione della cronaca di quella Odissea, attraverso commoventi testimonianze. La prima del regista albanese Roland Sejko, autore del film “Anija”, La Nave, dedicato anche ad essa, accanto a quella del Dr. Francesco Vetruccio, l’allora Sindaco della Città di Otranto, medico ed amministratore illuminato di una comunità aperta e solidale.

A questo sentito ricordo hanno altresì reso omaggio, Il Presidente dell’O.N.C. del CNEL, Dr. Antonio Di Matteo, nonchè come Patrocinante l’Università del Salento, attraverso la Dr. Federica Epifani, in rappresentanza del suo Dipartimento di Studio sulle Migrazioni, autore anche di una mostra dedicata, in particolare sul dramma dei migranti.

Un saluto e contributo al dibattito da parte dell’Ambasciata della Repubblica di Albania in Italia è stato portato dal suo Ambasciatore, S.E. Anila Bitri Lani, che ha sottolineato la sentita partecipazione di tutta la numerosa comunità albanese  in Italia ed in Patria all’ evento, per una drammatica pagina di storia della sua migrazione: per non dimenticare, affinchè lutti del genere non abbiano più a ripetersi.

Da queste premesse si è sviluppato il successivo dibattito ripreso dall’ On. Prof. Claudio Martelli, padre  della  Legge sull’immigrazione (N.38/1990 ), che disciplinò la materia affrontando i drammi di quel primo esodo albanese, ricordando anche il suo impegno, nel 1991, in qualità di Vice Presidente del Consiglio, a favore del rispetto dei diritti umani nell’Albania, ancora dominata dal  regime  comunista.

Un confronto di riflessione politica, ma anche culturale con l’Ambasciatore Anila Bitri Lani, sulle dinamiche dell’integrazione e della “inclusione” delle diverse culture nelle politiche migratorie.

Su queste indicazioni, l’intervento del Dr. Rando Devole, come sociologo, attento conoscitore della storia della migrazione albanese in Italia è risultato prezioso, con lo sviluppo delle sue fasi drammatiche, negli ultimi venticinque anni, che hanno portato la sua comunità in Italia a superare  le 500 mila unità, prima, assieme a quella marocchina, come richiedente la cittadinanza italiana (con oltre 20 mila richieste ogni anno).

Il successivo  intervento  del Dr. Antonio Stango, in qualità di Presidente della L.I.D.U., ha sottolineato il valore del Patrocinio dato all’evento, che continua un consolidato rapporto di collaborazione con Integra Onlus, ancor più oggi da sviluppare proprio sulla tutela dei diritti umani dei migranti, che nella vecchia e soprattutto nella “nuova Europa” sono sottoposti ad attacchi diretti, sull’onda di politiche populiste e xenofobe. Il Presidente del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani (C.I.D.U.) ha così sottolineato il grande lavoro di tutela e garanzia dei Diritti Umani esercitati in seno al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione  Internazionale. S.E. l’Ambasciatore Fabrizio Petri ha poi rimarcato il ruolo del C.I.D.U., in assenza in Italia di un’Autorità indipendente sulla tutela dei diritti umani fondamentali, che non possono essere dati per acquisiti per sempre, ma continuamente monitorati ed implementati, costituendo un raccordo essenziale tra le Istituzioni tutte e la società civile, nelle sue varie articolazioni democratiche.

Le conclusioni della Dott.ssa Klodiana Cuka, Fondatrice e Presidente di Integra Onlus, nel ringraziare tutti, a partire dal  Cnel – Onc, assieme ai Patrocinanti dell’evento, i relatori ed i numerosi partecipanti, ne ha tracciato la valenza come tappa di un più generale processo di sviluppo e comunicazione delle più generali politiche migratorie, partendo dall’accoglienza, ma ancor più dall’integrazione dei migranti, all’interno di un rinnovato quadro di cooperazione bilaterale (Albania-Italia), ma anche multilaterale, specie sul versante dello scacchiere dei Balcani e del Nord  Africa, sempre in fermento. 

Il moderatore, Dr. Giuseppe Caporaso ha in ultimo ricordato i dati rilevanti della comunicazione dell’evento, seguito in diretta in streaming (da Maria TV) con ben 2377 contatti unici, con le riprese T.V. assicurate da TV2000, La7 e Telenorba, con i due giornali più diffusi nella comunità albanese in Italia Albania News e Shqiptari i Italisë.

 

 

Lindjet në Shqipëri, numri më i ulët që kur ka nisur regjistrimi i tyre

Dritan Çela, la farfalla migrante