Riceviamo e con piacere pubblichiamo di seguito la lettera di Aleks Vulaj che ci manda le emozioni di Gabriele Cogodi, dopo aver conosciuto l’Albania
Avevo letto e sentito qua e là per le sensazioni e impressioni di vari viaggiatori o turisti per caso che in questi anni può lasciare un paese come l’Albania, alle porte dell’Europa. Questa che vi sto per raccontare è la storia di un italiano che da come lo descrive il nostro paese ti lascia a bocca aperta. Si chiama Gabriele Cogodi, classe 1966 di origine sarde ma che vive e lavora a Mozzate, provincia di Como.
Ecco le sue parole:
Il mio collega Mondi, albanese di Scutari, mi parlava sempre dell’Albania e mi invitò a visitarla nel 2014. Il soggiorno però l’ho fatto a Saranda, nel sud del paese. Sono stati dieci giorni indimenticabili per me e la mia famiglia.
Un esperienza inaspettata ricca di sorprese dei paesaggi ma soprattutto dell’accoglienza che ne avevo sentito parlare ma non lo immaginavo. La semplicità delle persone e la disponibilità di farti sentire sempre al tuo aggio. Da quell’anno non ci siamo più fermati, anzi abbiamo allargato il nostro cerchio anche ad altri amici e parenti per provare almeno una volta il magico paese delle aquile a pochi chilometri da casa nostra.
Ogni volta ci organizziamo per visitare città e luoghi nuovi come Theth – Nord Albania a Pogradec passando per Scutari e la capitale Tirana che sta diventando ogni giorno sempre più moderna, attraente ed europea e che oggi conta quasi 1 milione di abitanti. Ultimamente stiamo maturando anche l’idea di trasferirci là per vivere per sempre, e con questo ho detto tutto.
Tornando la prima volta da questo viaggio mi sono attivato subito a creare un gruppo su i social come facebook Vivere in Albania – Live in Albania con lo scopo sia di raccontare le nostre esperienze ed avventure ma offrendo una specie di supporto per chi visita per la prima volta questo magnifico paese. Allora può capitare che con amici prima soltanto virtuali ci troviamo sullo stesso luogo anche senza aver programmato niente rafforzando le amicizie quelle vere, reali.
Il mio modesto consiglio per chi visita per la prima volta il bel Paese delle aquile è quello di partire come esploratore, senza alcun pregiudizio o paure che magari ci siamo fatti e creati in questi anni. Con un gruppo stretto di amici siamo attivi anche come volontari, come il caso per le medicine che ci hanno chiesto in paesi del nord e subito ci siamo attivati e nel nostro piccolo abbiamo provveduto tramite una nostra amica che partiva per Tirana a farle avere al più presto.
In questi ultimi tempi sto seguendo molto le diverse comunità albanesi presenti in Italia, in particolare i gruppi artistici e folkloristici che mi trasmettono tanta cultura e belle tradizioni che si tramandano gelosamente alle generazioni future.
Arrivando alla conclusione di questa “confessione” riguardo l’Albania vi posso dire solo che questo paese fa parte della mia vita: presente e futura e non la lascio più. Non sono forse un po’ albanese pure io…..?
Mirupafshim e Faleminderit!