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Milano. Nasce lo sportello comunale per le seconde generazioni

Primo esempio in Italia, sarà allestito in via Dogana 2

Milano, 16 gennaio 2013 – Uno sportello per le seconde generazioni, ragazze e ragazzi nati in Italia da genitori stranieri, residenti a Milano, italiani di fatto ma non ancora di diritto.

Questo primo esempio in Italia di servizio per le seconde generazioni ospitato da una istituzione sarà attivo da marzo presso lo spazio comunale dell`Informagiovani di via Dogana 2. Lo sportello, presentato nell`ambito del Secondo Forum delle Politiche sociali alla presenza degli assessori Pierfrancesco Majorino (Politiche sociali) e Chiara Bisconti (Qualità della vita), è realizzato in collaborazione con la ‘Rete G2 – Seconde Generazioni’.

Il Comune spiega che lo sportello “sarà a disposizione per dare informazioni su come ottenere la cittadinanza una volta compiuto il 18 anno di età”. “Allo sportello i giovani si potranno rivolgere inoltre per condividere esperienze e avere un appoggio per affrontare la propria condizione di stranieri-italiani, in un percorso di formazione di un’identità spesso divisa tra il Paese di origine dei genitori e il desiderio di essere cittadini italiani come i propri coetanei” prosegue una nota dell’Amministrazione, in cui si sottolinea che “lo sportello sarà, infine, un laboratorio di cittadinanza attiva dove i ragazzi lavoreranno all`organizzazione di attività culturali come la seconda edizione del ‘Festival RiGenerazioni'”.

Nello sportello lavoreranno quattro giovani italiani di origine straniera (marocchina, pachistana, italo-palestinese ed eritrea), che hanno ottenuto la cittadinanza al diciottesimo anno di età come previsto dalla Legge.
“Con questo sportello inserito nella struttura dedicata ai giovani – ha spiegato l’assessore Majorino – vogliamo dare alle seconde generazioni uno spazio all`interno dell`istituzione dove poter lavorare in favore dell`ottenimento della cittadinanza da parte di tutti i diciottenni, figli di immigrati, nati in Italia che ancora devono misurarsi con una legge ormai inaccettabile come lo ius sanguinis”.

“Pensiamo che per i giovani, e ancora di più per quelli di seconda generazione, siano fondamentali dei luoghi di riferimento che non siano solo virtuali, ma fisici, reali, concreti”, ha dichiarato l`assessore Bisconti, sottolineando che “l’Informagiovani è questo, uno spazio delimitato, riconoscibile, dove sono possibili relazioni tra le persone, dove ci si guardi in faccia, un luogo che può fare da punto di riferimento collettivo per tante esigenze, dai giovani agli artisti di strada: vogliamo che l`Informagiovani diventi un incrocio di esperienze e questa iniziativa non può che rafforzare questo ruolo. Uno spazio del comune da mettere in comune”.

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