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Natale nei Musei

Il pomeriggio del 29 dicembre, una delle sale del Museo Napoleonico si è trasformata in un magico palcoscenico, sul quale il soprano Ana Lushi e la pianista Kozeta Prifti hanno regalato al pubblico un’esibizione senza precedenti di musica lirica e musica tradizionale albanese, rendendoci fieri della loro innata bravura
di Eliza Çoba

 

L’Ambasciatore della Repubblica d’Albania in Italia, la signora Anila Bitri Lani, ha favorito l’arte come cartolina d’augurio per le feste di fine anno. La Sua predilezione verso la musica lirica e quella tradizionale albanese ha portato in scena il Concerto per voce e pianoforte realizzato in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.  Un’iniziativa culturale promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina che contempla lo svolgimento, in diversi musei della città, di vari eventi culturali ad ingresso gratuito fino a lunedí 7 gennaio.

L’Ambasciatore, dopo avere augurato a tutti un felice e prospero Anno Nuovo, ha ringraziato i presenti per la loro costante partecipazione agli innumerevoli eventi culturali svoltisi durante l’anno 2017, realizzati grazie al forte impegno dell’Ambasciata della Repubblica d’Albania, con lo scopo di far conoscere gli artisti albanesi all’estero e riconoscere nel mondo il loro ruolo di ambasciatori della cultura del paese delle aquile.

Durante il pomeriggio del 29 dicembre, una delle sale del Museo Napoleonico si è trasformata in un magico palcoscenico, sul quale il soprano Ana Lushi e la pianista Kozeta Prifti, circondate dai preziosi cimeli ottocenteschi, dono di Giuseppe Primoli (1851-1927) alla città di Roma, hanno regalato al pubblico un’esibizione senza precedenti di musica lirica e musica tradizionale albanese rendendoci fieri della loro innata bravura.

La vincitrice del concorso Firenze Lirica e ‘Voci in Musica’ di Roma, il soprano Ana Lushi costantemente presente nel panorama musicale dell’opera lirica in Italia, ha calcato le scene dei più famosi teatri capitolini, come quello del Teatro Argentina, o anche teatri di altre città come quello: del Giglio di Lucca, dove l’abbiamo vista esibirsi con il ‘Ratto del Serraglio’.

Le sue interpretazioni rimangono uniche e ci rendono fieri di Lei, in quanto la vedono esibirsi in ruoli tutt’altro che facili, poiché richiedono, oltre ad un’adeguata preparazione, un talento innato, virtù che alla nostra soprano non manca di certo.

I momenti più significativi della sua carriera la vedono interprete e protagonista principale di opere del calibro di “Don Giovanni” di Mozart (‘Donna Anna e Zerlinda), “Il Flauto Magico” di Mozart (Regina della notte e Pamina), “La Traviata” di Verdi (Violetta), “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini (Rosina), “La Boheme” di Puccini (Musetta) e  “Rigoletto” di Verdi (Gilda).

La pianista Kozeta Prifti ha vinto numerosi concorsi nazionali e internazionali: il primo premio al Concorso “Raimondo Sorrentino” di Napoli, il primo premio al Concorso di Città di Barletta, il secondo premio al Concorso Città di Pisa, il secondo Premio dal Concorso d’Interpretazione Musicale di Brindisi, il terzo premio Concorso Nazionale d’Albania, e infine il terzo premio Concorso di Genzano.

Kozeta svolge inoltre un’intensa attività concertistica come solista, con orchestra e in particolare in formazioni cameristiche e in duo con cantanti. Ha partecipato in vari festival: il Festival di Norcia; il Festival di Vila Adriana; Festival del Lago (Trevignano); Brindisi Festival e ha suonato in vari teatri come: il Teatro Comunale di Latina, il Teatro Comunale di Ravenna, il Teatro del Borgo di Bergamo, il Teatro A. Bonci di Cesena, il Teatro Masini di Faenza, il Teatro Orione, il Teatro dell’Opera e del Balletto a Tirana.

La celebre pianista ha collaborato con l’Orchestra Sinfonica di Roma come maestro sostituto nelle produzioni di opere quali: “La serva padrona” e “Stabat mater” di Pergolesi; “Requiem” di Verdi; “Boehme” e “Tosca” di Puccini; “Creazione di Haydn e Edipus Rex” di Stravinskj. Ha partecipato per cinque stagioni consecutive all’Accademia Internazionale di Santa Cecilia.

I brani che hanno interessato la maggior parte del programma sono composizioni del maestro italiano Carlo Zannetti. Compositore, pianista ed esecutore, il maestro Zannetti è noto per la sua vena creativa, da tempo consacrata a realizzare, con ritmi e linguaggi moderni, con sensibilità e strumenti classici, “affreschi” musicali neoimpressionisti che interessano le varie colonne sonore per film, documentari e temi istituzionali.

“Scoprire nuove armonie capaci di fare vibrare le corde dell’animo e suscitare emozioni è l’obiettivo che mi sono posto quando compongo musica” – dichiara il Maestro Zannetti.

“Il sogno”, “Per te”, “Ave Maria”, “Lode a Dio”, “Danza d’Addio”, “Ascensione”, e “Paris Cromatic” sono i brani composti dal Maestro Zannetti ed eseguiti al pianoforte dal pianista Kozeta Prifti.

“Ave Maria”, di Zannetti; “Kasta Diva” di Bellini; “Quando me vo’” di Puccini; “Musica Proibita” di Zannetti sono i brani interpretati dal soprano Ana Lushi accompagnata al pianoforte dal pianista Kozeta Prifti.

Completando un quadro perfetto nel quale la musica classica si intreccia con quella tradizionale albanese, le nostre artiste hanno sfoggiato un breve repertorio della musica popolare scutarina, con i seguenti brani: “Ta dish, ta dish”, del compositore Palokë Kurti (1860–1920) il primo musicista albanese che manifestò la nascita di una nuova arte colta nell’ambito musicale, ed a seguire “Turtullesha”, del maestro scutarino Ramadan Sokoli, classe 1920, compositore, musicista, scrittore nonché il primo etnomusicologo albanese.

Per rendere onore a tutte le popolazioni di lingua albanese – ovunque loro siano, le artiste hanno scelto come canzone finale, il brano arberesh conosciuto e cantato da tutti gli albanesi in esilio, “Moj e Bukura More”.

 

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