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Oggi la Giornata Mondiale del Rifugiato. 800mila in fuga nel 2011

Unhcr ha pubblicato ieri il suo rapporto annuale rivelando come il 2011 abbia segnato un triste record per i rifugiati in tutto il mondo: in 800mila sono infatti stati forzati a lasciare la propria casa fuggendo all’estero, soprattutto a causa delle diversi crisi che hanno investito vari Paesi dell’Africa

Roma, 20 giugno 2012 – Oggi, 20 giugno, si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato che ha come scopo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica mondiale sui cittadini costretti a fuggire dal proprio Paese.

Convocato per la prima volta nel 2001 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in occasione del 50esimo anniversario della Convenzione di Ginevra 1951, l’vento di quest’anno tratta dei conflitti internazionali con una citazione asciutta quanto tagliente: ”Una sola famiglia distrutta dalla guerra è già troppo”.

L’Alto commissariato Onu Unhcr ha pubblicato ieri il suo rapporto annuale rivelando come il 2011 abbia segnato un triste record per i rifugiati in tutto il mondo: in 800mila sono infatti stati forzati a lasciare la propria casa fuggendo all’estero, soprattutto a causa delle diversi crisi che hanno investito vari Paesi dell’Africa, dalla Costa d’Avorio al Sudan, dalla Somalia alla Libia, colpita all’inizio del 2011 dalla guerra civile. Si tratta del numero più alto mai registrato negli ultimi 12 anni. Tra i Paesi di provenienza, l’Afghanistan si conferma al primo posto con 2,7 milioni di rifugiati, seguito da Iraq (1,4 mln), Somalia (1,1 mln), Sudan (500mila) e Repubblica Democratica del Congo (491mila). Più in generale, i 48 Stati meno sviluppati sulla Terra hanno finora dato asilo a 2,3 milioni di rifugiati. Il paese che ne ospita il maggior numero è il Pakistan (1,7 milioni, in larga parte afghani), seguito da Iran (886.500, anche in questo caso in maggioranza afghani) e Siria (750mila, in gran parte iracheni).

Al quarto posto la Germania, con 571mila rifugiati (-4% rispetto al 2010), mentre l’Italia presenta cifre contenute: 58mila rifugiati. Proprio il Belpaese, nel 2011, ha tuttavia registrato un record delle richieste d’asilo: circa 34mila, il 240% in più rispetto al 2010. Cifre che la collocano al quinto posto tra gli Stati destinatari dei richiedenti asilo, in una classifica guidata dal Sud Africa. Secondo le stime Eurostat, inoltre, lo scorso anno il Governo italiano ha concesso protezione a 7.485 richiedenti asilo su 25.655 istanze: tra questi 1.870 hanno ottenuto lo status di rifugiato, 2.265 la protezione sussidiaria e 3.350 permessi di soggiorno per motivi umanitari.

Per l’occasione, nella serata di oggi nelle città italiane ci saranno oltre 100 proiezioni in contemporanea del documentario “Mare chiuso” di Andrea Segre e Stefano Liberti. L’evento è organizzato nell’ambito della campagna “Mai più respinti!”, promossa da ZaLab con la collaborazione di Open Society Foundations e Amnesty International Italia.

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