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“Peggio delle carceri”, l’inferno dei Cie

Anche la Commissione Diritti Umani del Senato punta il dito contro i centri di espulsione . E una video inchiesta del Corriere.it denuncia pestaggi, abuso di psicofarmaci e strani suicidi

Roma, 10 aprile 2012 – “Vogliamo solo ricordare le condizioni nelle quali sono detenuti molti migranti irregolari nei Centri di identificazione ed espulsione: esse sono molto spesso peggiori di quelli delle carceri”.

Lo scrivono i senatori della Commissione Diritti Umani di Palazzo Madama, che hanno visitato i centri di Lampedusa, Mineo, Santa Maria Capua Vetere, Ponte Galeria e Torino, nel “Rapporto sullo stato dei diritti umani negli istituti penitenziari e nei centri di accoglienza e trattenimento per migranti in italia”. Approvato all’unanimità il 6 marzo, il rapporto verrà presentato giovedì prossimo presso la sede della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi).

“Quello che viene imposto, in condizioni logistiche sovente inaccettabili e nel contesto di una promiscuità assurda, è un tempo assolutamente vuoto, privo di qualsiasi progetto e riempito solo dall‟ansia e dall‟incertezza del futuro. E occorre considerare – sottolinea la Commissione – che si tratta in gran parte di persone molto giovani e che la detenzione può arrivare fino a 18 mesi che sono una parte significativa della vita di una persona”.

Ancora più fosca la denuncia in una video inchiesta pubblicata oggi su Corriere.it. Che parla di pestaggi dei migranti da parte delle forze dell’ordine dopo tentativi di fuga, un uso diffuso di psicofarmaci per tenere calmi gli ospiti e condizioni disumane che portano ad atti di autolesionismo e anche a suicidi.

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