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Ponte dell’Unità: Voglia d’integrazione conoscendo diritti e doveri

In occasione della Festa Nazionale, il 26 novembre 2013, Ponte dell’Unità ha organizzato un incontro per parlare di lavoro e permanenza degli albanesi in Lombardia

Roma, 2 dicembre 2013 – Si è svolto il 26 novembre il primo importante appuntamento con la comunità albanese nel territorio legnanese con grande partecipazione e interesse al di là delle aspettative dell’associazione Ponte dell’Unità, che ha organizzato l’evento, come ci scrive uno dei suoi membri, Aleks Vulaj che pubblichiamo qui di seguito:

L’interesse di sapere i propri diritti e le ultime novità sulle leggi che ci riguardano si è giunto anche alla voglia di trovarsi tra di noi ricordando anche i nostri 101 anni di Indipendenza che Albania il 28 novembre, festeggia anche se qui è un giorno di lavoro qualunque. 

Ringraziamo ovviamente le autorità locali per averci dato la possibilità di svolgere questo incontro e la collaborazione della Casa del Volontariato (CdV) per la collaborazione. Ringraziamo in oltre per la loro presenza e brevi interventi di saluto dell’assessore Colombo Gianpiero e della Presiedente della CdV dott.ssa. Amabilia Capocasa. 

Apre la serata in un’accoglienza bi-lingue (Italo-albanese), il vicepresidente dell’associazione albanese “Ponte dell’Unità” sig. Giuseppe Bagliesi. Insieme facciamo una breve illustrazione delle attività dell’associazione e delle prospettive future invitando tutti a una collaborazione più efficace nella zona, accentuando cheincontri come questi mirano a una buona integrazione della comunità e alla coesione sociale. Doveri e diritti che dovrebbero andare a pari passo ma questi ultimi vengono spesso negati ed è proprio per questo che bisogna insistere a farli conoscere meglio.

Il primo dei relatori, e anche l’ideatore della serata, è Agron Hysaj, funzionario sindacale presso la CGIL del Ticino Olona, ufficio immigrazione. Lui illustrando con precisone la situazione in cui ci troviamo, si ferma particolarmente su un tema delicato del nuovo lavoro sommerso e delle nuove forme di “schiavitù”. È proprio il caso di dirlo perché costatando le domande della serata ci è sembrata il nodo della questione: lavoro. Tanti confessano che lavorano da anni nell’edilizia svolgendo diversi mestieri e vengono pagati come semplici manovali: una qualifica che non arriva a chi dovrebbe e non fa i controlli nelle aziende. Abbiamo visto anche la paura di denunciare queste irregolarità, per non finire disoccupato in mezzo la strada: perché spesso si dice che il lavoro non c’è, ma poi si lavora tanto in nero. Tra i relatori, l’avvocato Valentina Verdini, che si è fermata a spiegare le leggi sulla cittadinanza, come si ottiene; tempi e modi per presentarla e altre domande a riguardo che gli vengono abitualmente fatte nel suo ufficio.

Poi è stata Marta Olgiatti del CGIL, ufficio migrazione del Ticino Olona, a parlare dei permessi di Soggiorno, modi e pratiche da risolvere, i servizi sul territorio e altre pratiche che si possono fare on-line. Lei si è fermata a spiegare anche quello che si deve fare quando si perde il lavoro e i corsi di italiano per ottenere la Carta di Soggiorno. Per ultima a parlare in questa serata è stata la direttrice del patronato INCA di Legnano, Citarella Sabrina, la quale ha parlato sulle diverse situazioni nei casi degli infortuni sul lavoro, facendo anche degli esempi concreti. Avendo tra i relatori quasi tutte donne abbiamo anche ricordato la giornata nazionale contro il maltrattamento delle donne che è stata svolta precedentemente.

la serata è stata conclusa con i saluti del presidente dell’associazione sig. Petrit Gjinaj ringraziando tutti per la partecipazione, invitando a continuare la collaborazione e augurando a tutti la festa nazionale dell’Indipendenza.

Aleks Vulaj

 

 

 

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