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Riforma della cittadinanza. L’Italia sono anch’io: “Se non ora, quando?”

Domani scende in piazza anche la campagna che raccolse oltre 100 mila firme. “Il Senato non ha mantenuto le promesse, Grasso calendarizzi la discussione”

Roma, 12 ottobre 2016 – La riforma della cittadinanza  è una promessa mancata che pesa sulle spalle di un milione di figli di immigrati. Accanto a loro, il 13 ottobre, scenderà in piazza pure l’Italia sono anch’io, la campagna che ha raccolto oltre 100 mila firme sotto una proposta di legge popolare che voleva cambiare le regole per diventare italiani.

“Esattamente un anno fa, il 13 ottobre 2015, la Camera licenziò in prima lettura la proposta di riforma della legge sulla cittadinanza n.91/92. Quel giorno sperammo in una rapida discussione e approvazione definitiva della riforma da parte del Senato. Invece a un anno di distanza non solo la legge non è stata approvata, ma non è neanche iniziata la discussione nella competente Commissione Affari Costituzionali” ricordano ora le 22 organizzazioni della società civile che hanno promosso la campagna.

Anche lo scorso 1 aprile (forse la data doveva mettere in allarme, nel corso di un’audizione in Commissioni Affari Costituzionali in Senato, l’Italia sono Anch’io aveva chiesto ai senatori di fare presto. “Le promesse fatte dalla relatrice Lo Moro (Pd) e dalla Presidente Finocchiaro (Pd) risultano a tutt’oggi disattese. Allora la Presidente si impegnò ad avviare la discussione dopo le elezioni amministrative di giugno. Sono passati 4 mesi ma della discussione non vediamo l’ombra”.

“Il ddl licenziato dalla Camera non è quello che avremmo voluto” premettono le organizzazioni, che puntano il dito, tra le altre cose,  contro la scelta di non prevedere anche un nuovo percorso di naturalizzazioni per gli adulti  e contro il requisito della carta di soggiorno di un genitore per far scattare lo ius soli. “Tuttavia – aggiungono la sua rapida approvazione consentirebbe che circa un milione di giovani di origine straniera italiani di fatto lo diventassero anche per legge”.

Per questo L’Italia sono anch’io sostiene la protesta degli Italiani senza cittadinanza che il 13 ottobre, a Roma e in altre città italiane, si travestiranno da fantasmi, come cittadini invisibili. “Le organizzazioni della campagna L’Italia sono anch’io saranno insieme a loro per chiedere al Presidente del Senato Pietro Grasso di attivarsi per calendarizzare al più presto la discussione della riforma. Se non ora, quando?”

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