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Stranieri in Italia: “Niente decreto flussi? Serve una sanatoria”

Gianluca Luciano, amministratore unico della casa editrice Stranieri in Italia: “Se non si autorizzano nuovi ingressi si elimina anche l’unica valvola di sfogo per la clandestinità. Il Governo dia un permesso di soggiorno a chi ha un lavoro”

Roma – 24 novembre 2011 – “Senza un nuovo decreto flussi diventa ancora più urgente una regolarizzazione”.

Gianluca Luciano, amministratore unico della casa editrice Stranieri in Italia, risponde così all’ipotesi che quest’anno non vengano autorizzati nuovi ingressi di lavoratori dall’estero. La direzione immigrazione del ministero del Lavoro, guidata da Natale Forlani, ritiene infatti che non c’è bisogno di far entrare altra manodopera, perchè ci sono già troppi immigrati disoccupati in Italia.

 “Forlani non può dirlo, ma tutti sanno che il decreto flussi non serve a far arrivare lavoratori dall’estero, è una regolarizzazione mascherata. Nessuno assume a distanza persone che non conosce, di fatto si utilizza questo strumento per dare un permesso di soggiorno e un contratto finalmente in regola a clandestini che sono già qui, impiegati in nero presso aziende e famiglie” spiega Luciano.

“Far mancare anche il decreto flussi – aggiunge – vuol dire eliminare l’unica piccola valvola di sfogo per la clandestinità, che intanto continua a crescere. Gli immigrati senza permesso di soggiorno sono almeno cinquecentomila, se avessero la possibilità di versare tasse e contributi porterebbero nelle casse dello Stato tre miliardi di euro ogni anno”.

 “Lanciamo quindi un appello al nuovo governo. I ministri dell’Integrazione, del Lavoro e dell’interno – conclude l’amministratore di Stranieri in Italia –  si facciano carico subito del problema e regolarizzino tutti gli immigrati che hanno un lavoro”.

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