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Top10 parolacce 2012. Vince “Vada a bordo c…!” rivolta al comandante della Costa Concordia

Arriva la top ten delle parolacce e VIP dell’anno appena pasato. Merita il primo posto la telefonata tra il Capo della Capitaneria di Porto di Livorno, Gregorio De Falco, ed il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino. Al terzo la battuta della Littizzetto su Berlusconi a ‘Che tempo che fa’. Mentre Beppe Grillo ruba la scena a Umberto Bossi e Silvio Berlusconi

Roma, 2 gennaio 2013 – “Vada a bordo, c…zo!”.  È questa frase della convulsa telefonata fra il Capo della Capitaneria di Porto di Livorno, Gregorio De Falco, ed il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, a conquistare il primo posto della classifica della ‘Top Ten’ delle parolacce del 2012 stilata, come ogni anno, dallo psicolinguista Vito Tartamella, e anticipata da Adnkronos. Il secondo posto quest’anno va invece a Libèration per la copertina che ha fatto il giro del mondo. “Casse-toi, riche con!” (Togliti dai piedi, ricco co…ne!) contro Bernard Arnault, proprietario del gruppo del lusso Lvmh.

Terzo posto a Luciana Littizzetto per il suo commento all’annuncio di Silvio Berlusconi di volersi candidare alle prossime elezioni politiche. “Torna Berlu, sale lo spread…. Io non dico un pudore, sentimento antico, ma una pragmatica sensazione di aver rotto il c…zo?!?” è stato il siparietto che ha fatto salire la Littizzetto sul podio del turpiloquio mondiale più famoso dell’anno che Tartamella, autore dell’unico blog scientifico sulle parolacce, pubblica oggi su blog.focus.it/parolacce.

Rivelatrici, dirompenti, deliranti, le 10 parolacce che hanno segnato il 2012, in Italia e nel mondo, vedono, “ad ogni latitudine che sono stati soprattutto lo sport e la politica a infiammare gli animi” spiega Tartamella. “Con una significativa novità in Italia, dove – aggiunge lo psicolinguista – Beppe Grillo ha rubato la scena a Umberto Bossi e Silvio Berlusconi, per l’uso abbondante, ma anche creativo, di nomignoli insultanti diventati ormai celebri: da zombie (rivolto a Pier Luigi Bersani) a Elsa Frignero (la Fornero) fino a rigor Montis”. Ma non solo. “Probabilmente, – continua Tartamella – è stato Matteo Renzi ad aver ispirato la vena più caustica di Grillo, che lo ha definito ‘un ebetino inconsapevole, il compagno di banco che ti copia il compito ma non sa spiegarlo alla maestra, un succhiaruote della politica, un sindaco a zonzo, un aspirante dalemino, un vuoto con il buco intorno'”. “Vista l’imminente campagna elettorale, questo è solo un assaggio: nel 2013 ne sentiremo delle belle. E non solo da Grillo” aggiunge Tartamella, caporedattore centrale di Focus, che spiega così il podio a Schettino e De Falco.

“Quella telefonata, avvenuta nella notte del 13 gennaio del 2012 quando, al largo dell’Isola del Giglio, la nave da crociera Costa Concordia si è arenata dopo aver urtato gli scogli, è impressionante perché – dice l’esperto – fa rivivere i momenti convulsi e disperati della tragedia. E la frase di De Falco rimane impressa perché mescola formalità e informalità, rispetto e aggressività”. Mentre il secondo posto della ‘Top10′ e’ andato alla copertina di Libèration perché, spiega ancora Tartamella, “in Francia si è scatenato il dibattito tra chi ha accusato Arnault di essere immorale, e chi ha criticato Libèration per il linguaggio pesante”.

Intanto, la copertina del quotidiano della sinistra francese ha fatto il giro del mondo. “E’ forse – prosegue lo psicolinguista – il primo caso di attacco così frontale a un magnate dell’economia”. “Arnault, però, non è stato a guardare: ha querelato il giornale, denunciando l’estrema volgarità e la violenza del titolo, precisando comunque che continuerà a pagare le tasse in Francia” ricorda Tartamella.

A portare Luciana Littizzetto sul podio della ‘Top10’ delle parolacce è stata invece la sua steccata all’ex premier: “Torna Berlu, sale lo spread…. Io non dico un pudore, sentimento antico, ma una pragmatica sensazione di aver rotto il c…zo?!?”. La battuta della Luciana nazionale è arrivata durante il consueto siparietto comico fra Fabio Fazio e Luciana Littizzetto al termine della trasmissione “Che tempo che fa” del 9 dicembre scorso, il giorno dopo l’annuncio di Silvio Berlusconi di volersi candidare alle prossime elezioni politiche.

Nella ‘Top10’ di quest’anno anche il Viceministro del Lavoro con delega all’occupazione giovanile, Michel Martone, autore della stra-criticata battuta: “Se a 28 anni non sei ancora laureato sei uno sfigato”. Questa “uscita – rileva Tartamella – ha sollevato un’ondata d’indignazione, che ha superato in intensità quella dei ‘bamboccioni’ di Tommaso Padoa Schioppa”. Su Martone si è abbattuto uno ‘tsunami’ di critiche al peperoncino da parte di associazioni di studenti, social network, sindacati, politici di sinistra e anche di destra.

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