Cartello choc all’ingresso di un supermarket di Catania: “Guadagnano più degli operai italiani”. L’associazione Nazionale Rom: “È odio razziale, intervenga l’Unar”
Roma, 21 agosto 2014 – E così il supermarket dichiarò guerra ai poveri. Anzi, con una buona dose di razzismo, ai poveri “zingari”.
“La direzione del supermercato invita i propri clienti a non dare elemosina agli zingari davanti alla porta” recita un cartello comparso due giorni fa all’ingresso di un supermarket in piazza Cavour, a Catania. Nel mirino dei gestori, c’è una famiglia rom che da tre anni chiede qualche spicciolo a chi va lì a fare la spesa.
“ll loro elemosinare – si legge ancora nel cartello – gli permette di guadagnare dai 60 ai 80 euro al giorno, una quantità di denaro che un operaio specializzato ITALIANO (in maiuscolo nel testo ndr) non riesce a guadagnare, considerando che si tratta di un importo netto esente da tasse”.
A quantificare il guadagno sarebbero stati i cassieri del supermercato, ai quali i mendicanti si rivolgono a fine giornata per cambiare le monete raccolte.
Protesta l’Associazione nazionale Rom, chiedendo la “rimozione immediata del cartello inneggiante all’odio razziale altamente lesivo della dignità umana”, e “l’apertura di un’inchiesta all’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali”.
“La povertà nelle quali vivono le famiglie di etnia Rom, Sinti e Caminanti – afferma in una nota l’Associazione – è il frutto di precise e determinate volontà politico istituzionali perseguite dalla classe dirigente che ha governato il paese negli ultimi venti anni. In Italia ci sono 10 milioni di poveri. È il razzismo ad impedire la nostra inclusione, sono le scelte politico-economiche del Governo Nazionale, Regionale, Provinciale e Locale ad impedire la nostra inclusione”.
Elvio Pasca