in

Cittadinanza italiana. Più nuovi cittadini che migranti sbarcati

Nel 2015 si contano 178mila acquisizioni, contro le 100 mila del 2013 e le 130mila del 2014, un dato in controtendenza rispetto all’Europa. Ismu: “Quest’anno potrebbero arrivare a 190mila”

Milano, 30 giugno 2016 – In Italia sono sempre più numerosi i cittadini stranieri che acquisiscono la cittadinanza italiana. In base ai dati del bilancio demografico nazionale recentemente diffusi da Istat, sono 178mila i cittadini stranieri che nel corso del 2015 hanno acquisito la cittadinanza italiana, il 37% in più rispetto all’anno precedente (oltre 35 stranieri ogni mille residenti).

Lo ricorda in una nota la Fondazione Ismu, sottolineando come dal 2013 i dati sulle acquisizioni di cittadinanza italiana hanno registrato un forte aumento: si è passati da 100mila nel 2013 a 130mila nel 2014, sino alla punta di ben 178mila nel 2015. Sono diventati italiani soprattutto molti di coloro che appartengono a comunità di antico insediamento e che hanno dunque maturato i requisiti di acquisizione per residenza o naturalizzazione: albanesi (oltre 36mila) e marocchini in testa. Molto significativo anche il dato relativo ai minorenni: il 37% dei nuovi italiani del 2015 ha meno di 18 anni. 

Al primo posto c’è la Lombardia
Al primo posto per numero di nuovi italiani residenti troviamo la Lombardia con oltre 45mila acquisizioni nel 2015 (più di un quarto del totale), seguono il Veneto con 25.800 nuovi cittadini (14% del totale) e l’Emilia Romagna con 22.500 nuovi italiani (pari al 12,6% del totale). Nelle sei regioni del Sud Italia complessivamente sono state solo 9.793 le cancellazioni anagrafiche di stranieri per acquisizione di cittadinanza italiana.

Aumentano i trasferimenti all’estero
Accanto agli evidenti segnali di un rallentamento dei flussi regolari in ingresso di stranieri in Italia, emergono dunque anche indicatori di maggiore integrazione e stabilità per coloro che attualmente risiedono nel nostro Paese. Tuttavia, si osserva, anche per questa componente stabile e “naturalizzata”, una mobilità verso l’estero che già sta interessando da qualche anno la componente italiana di nascita. Sono in aumento infatti i trasferimenti all’estero sia di italiani di nascita che di italiani acquisiti: le stime di Istat indicano che su 100mila italiani che hanno lasciato il Paese nel 2015, 25mila sono italiani nati all’estero. Si tratta di cittadini italiani di origine straniera che decidono di tornare al paese di origine o di trasferirsi in altro Paese UE o non UE.

Nel resto dell’Europa le acquisizioni di cittadinanza sono in diminuzione
Mentre in Italia le acquisizioni di cittadinanza aumentano, nel resto dell’Europa diminuiscono: secondo i dati Eurostat nel 2014 (ultimi dati disponibili) sono 890mila i cittadini stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza di uno degli Stati Membri, il 9% in meno rispetto al 2013, anno in cui furono quasi 1 milione le acquisizioni di cittadinanza nell’Unione Europea. La diminuzione è più marcata in alcuni Paesi quali Regno Unito (-82mila rispetto al 2013), Spagna (-20mila), Belgio (-16mila), Grecia (-8.600) e Svezia (-6.700). Al contrario il più significativo aumento in termini assoluti è stato rilevato in Italia (+30mila nel 2014 rispetto al 2013), seguita dalla Francia (+8.300) e dai Paesi Bassi (+6.800). In questo contesto l’Italia è attualmente al secondo posto nella graduatoria europea per numero di acquisizioni di cittadinanza (15% del totale).

I nuovi cittadini sono più numerosi dei migranti sbarcati
Le ricerche svolte da ISMU evidenziano che nel 2015, anno in cui il nostro continente si è trovato in piena crisi rifugiati con un picco di arrivi via mare di oltre 1 milione di migranti sbarcati, in Italia sono stati più numerosi i cittadini stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana e quindi un’elevata stabilizzazione (178mila), rispetto a quanti hanno raggiunto le nostre coste in modo irregolare via mare (154mila arrivi). Il numero di nuovi cittadini è peraltro risultato superiore rispetto alle più recenti previsioni elaborate da ISMU (che già considerava una crescente propensione all’acquisizione di cittadinanza italiana tra gli stranieri con i requisiti di legge). Se il trend dovesse confermarsi, per il 2016 si supererebbero per la prima volta nella storia del nostro paese le 190mila acquisizioni di cittadinanza italiana.  

 

Çeqet familjare edhe për familjarët në atdhe. E konfirmojnë edhe gjykatësit e Apelit

Fotografitë e terrorit të përjetuar në aeroportin Ataturk të Stambollit